in

La rotta balcanica sotto i riflettori: il Regno Unito guida la stretta su migrazioni e sicurezza

Roma, 10 ottobre 2025 – Si è svolto a Hillsborough Castle, alle porte di Belfast, un importante vertice nell’ambito del Processo di Berlino, il forum diplomatico dedicato all’integrazione europea dei Balcani occidentali. L’incontro ha riunito i ministri degli Esteri dei Paesi partecipanti, con l’Italia rappresentata dalla sottosegretaria Maria Tripodi, per discutere di pace, stabilità regionale, lotta alla criminalità organizzata e controllo dei flussi migratori illegali.

10 milioni di sterline contro il traffico di migranti

La ministra degli Esteri britannica Yvette Cooper, padrona di casa del vertice, ha annunciato un investimento da 10 milioni di sterline per sostenere programmi innovativi contro il traffico di esseri umani lungo la rotta balcanica. L’iniziativa si inserisce nella linea dura sul controllo dei confini portata avanti dal governo laburista moderato di Keir Starmer, che punta a rafforzare la cooperazione internazionale per bloccare le reti criminali che sfruttano i migranti.

4 milioni per la cyber-difesa contro le interferenze russe

Londra ha inoltre stanziato 4 milioni di sterline per potenziare le capacità di cyber-difesa della regione contro le “interferenze” russe, accusate di attività di destabilizzazione e di alimentare le tensioni etniche nei Balcani occidentali. “È nel nostro interesse – ha dichiarato Cooper – proteggere la sicurezza e la stabilità nella regione e affrontare l’intero spettro di minacce: dagli sforzi russi per ravvivare i conflitti al vile traffico delle gang criminali che speculano sulle vite umane”.

Il Processo di Berlino

Lanciato nel 2014 dall’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, il Processo di Berlino ha l’obiettivo di sostenere il percorso dei sei Paesi dei Balcani occidentaliSerbia, Montenegro, Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord e Kosovo – verso l’integrazione euro-atlantica. Al forum partecipano, in qualità di sponsor, anche Italia, Francia, Germania, Austria, Croazia, Slovenia, Polonia, Grecia, Bulgaria, Regno Unito e le istituzioni Ue.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Centre Nous, sei sportelli gratuiti per combattere le discriminazioni in Valle d’Aosta

La sentenza: sì all’esame della domanda di asilo anche con un altro permesso di soggiorno