Partito il conto alla rovescia per i lavoratori stranieri da impiegare per qualche mese nell’ agricoltura e turismo. Domande via web
Roma – 5 marzo 2013 –Saranno trentamila i lavoratori stagionali extracomunitari che quest’anno potranno arrivare in Italia con il decreto flussi. Manodopera “a tempo”, preziosa soprattutto per il settore agricolo, ma ormai indispensabile anche per alberghi e ristoranti.
Secondo le prime indiscrezioni, che dovrebbero essere confermate nei prossimi giorni, il via libera a un nuovo decreto flussi è già arrivato dal governo, ma solo quando finiranno i vari passaggi formali e il testo arriverà in Gazzetta Ufficiale i datori di lavoro potranno presentare le domande. Anche stavolta potranno farlo solo online, da soli o con l’aiuto delle associazioni di categoria.
Come sempre, il decreto indicherà una lista di Paesi dai quali potranno arrivare i lavoratori. Non dovrebbero esserci novità rispetto allo scorso anno: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia.
“Speriamo in una pubblicazione rapida, in modo da far arrivare i lavoratori in tempo per i primi raccolti” dice Romano Magrini, responsabile politiche del lavoro della Coldiretti. “Quest’anno, però – segnala Magrini – la situazione è migliore, perché sono diventati pienamente operativi gli ingressi pluriennali, che permettono di far arrivare parte dei lavoratori in qualunque momento dell’anno, con una procedura semplificata, indipendentemente dai flussi”.
Elvio Pasca