in

Giudice di Pace: il rinnovo del permesso chiesto in ritardo non giustifica l’espulsione

Il giudice di Pace di Terni ha annullato un decreto di espulsione, ha infatti  stabilito che il rinnovo del permesso di soggiorno chiesto oltre i 60 giorno dalla scadenza non può giustificare il provvedimento di espulsione emesso, bisogna valutare tutte le circostanze.

 

Il giudice riprendendo una sentenza della Cassazione ha ribadito che “la spontanea presentazione della domanda di rinnovo del permesso di soggiorno oltre il termine di sessanta giorni dalla scadenza non consente l’espulsione automatica dello straniero, la quale può essere disposta solo se la domanda sia stata respinta per la mancanza, originaria o sopravvenuta, dei requisiti richiesti dalla legge per il soggiorno dello straniero sul territorio nazionale, mentre il ritardo nella presentazione può costituire solo indice rilevatore nel quadro di una valutazione complessiva della situazione in cui versa l’interessato”.

 Bisogna poi anche valutare il grado di inserimento sociale e culturale nel nostro Pese del soggetto interessato. Scarica ordinanza

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

IMMIGRATI: BLITZ ALL’ALBA A BRESCIA, SGOMBERATO IL PRESIDIO

Islam. In Italia sono 1.354.000 i fedeli e 300 imam