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Assegni familiari, scattano i nuovi importi (uguali a quelli vecchi)

I prezzi sono fermi, quindi i valori validi dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017 sono identici a quelli introdotti un anno fa. Spettano ai lavoratori italiani e stranieri

 

Roma – 30 giugno 2016 – Stavolta non si cambia, causa crisi economica.

Anche quest’anno, come sempre, l’Inps si è occupata dall’aggiornamento, in base all’andamento del costo della vita (l’indicatore sono i prezzi al consumo), delle soglie di reddito e dei relativi importi degli assegni per il nucleo familiare.  Eccoli tutti

I prezzi al consumo, però, non sono cresciuti, quindi, come si legge in una circolare dell’istituto, “restano fermi per l’anno 2016 i livelli reddituali contenuti nelle tabelle relative all’anno 2015,  nonché i corrispondenti importi mensili della prestazione, da applicare dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017, alle diverse tipologie di nuclei familiari”. 

L’assegno per il nucleo familiare è una prestazione a sostegno del reddito che spetta a italiani e stranieri, purché siano lavoratori dipendenti (anche domestici), parasubordinati iscritti alla gestione separata dell’Inps o pensionati. Gli importi variano in base al reddito e al numero di componenti della famiglia. 

Nella maggior parte dei casi la domanda si presenta al datore di lavoro, che paga gli  assegni per conto dell’Inps insieme alla normale retribuzione. Colf, badanti e babysitter, così come gli operai agricoli, devono invece chiedere gli assegni all’Inps che li pagherà loro direttamente. 

 

Scarica: 

Inps. Circolare n. 92 del 2016. Corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare. Nuovi livelli reddituali per il periodo 1° luglio 2016 -30 giugno 2017.

 

 

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