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Boldrini: “La Tv spieghi l’immigrazione, non la usi per creare scontro”

Appello della presidente della Camera. "Si cerca contrapposizione urlata piuttosto che far capire i termini del problema"

 
Roma – 7 luglio 2015 – La televisione deve raccontare e spiegare l'immigrazione nella sua complessità e non utilizzarla come occasione di scontro da trasformare in spettacolo. 
 
È l'appello lanciato stamattina a Montecitorio dalla presidente della Camera Laura Boldrini all'"emittenza pubblica e privata", durante la  presentazione della relazione annuale dell'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni.
 
Boldrini si e' rivolta agli operatori della televisione, "per la sua capacita' di arrivare ovunque" ed ha chiesto loro "di sentire una particolare responsabilità nel modo in cui propone ai cittadini temi di grande impatto sociale. Da alcuni mesi questioni come il terrorismo, l'immigrazione, la condizione delle minoranze nel nostro Paese sono al centro del dibattito politico e mediatico". 
 
"Ritengo fondamentale – ha detto la terza carica dello Stato – che soprattutto i media a piu' elevata diffusione abbiano l'accortezza di alzare lo sguardo oltre i confini nazionali; sappiano non soltanto contare gli arrivi, ma anche spiegare da dove e perché si parte; raccontare la quantita' crescente di conflitti che esplodono nel mondo, le cui conseguenze, sia pur in minima parte, ci arrivano addosso, che noi lo si voglia o no; far comprendere la complessità di certi fenomeni, quasi mai liquidabili con la battuta ad effetto per far scattare l'applauso in uno studio tv".
 
"Lo dico perché, da spettatrice, ho l'impressione che a volte la ricerca della contrapposizione urlata, dunque piu' 'spettacolare', faccia premio sullo sforzo di far capire i reali termini dei problemi, con tutte le loro difficolta' ed articolazioni. Uno sforzo del quale invece tutto il Paese ha bisogno, perché e' quello che aiuta anche noi 'decisori' a fare le scelte piu' giuste". 
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