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Cara Italia: Immigrati e italiani, dobbiamo unirci per difendere e lottare per i diritti umani

Il 14 dicembre Cara Italia ha partecipato alla serata all’insegna dell’integrazione, del dialogo e della collaborazione tra popoli di diverse culture e religioni e a favore dei diritti umani presso il Teatro Palco delle Valli in Via Valsavaranche 87, Roma.
Nel suo intervento, Stephen Ogongo, Coordinatore di Cara Italia, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere gli immigrati e gli italiani nelle iniziative per migliorare il nostro amatissimo paese e favorire la pacifica convivenza.
Cara Italia – ha detto Ogongo – ha come protagonisti gli immigrati e gli italiani che lavorano insieme contro il razzismo e tutte le altre forme discriminazioni, per il rispetto dei diritti di tutti e per una società pienamente multiculturale e multireligiosa.
All’evento organizzato da Foad Aodi – presidente del movimento internazionale Uniti per Unire, e dell’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), hanno partecipato le comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai), Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale della ASL Roma 4 e Commissario straordinario della Asl Roma 5, Confederazione Internazionale Laica Interreligiosa (CILI-Italia), Emergenza Sorrisi-Ong, la Confederazione Internazionale-Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM), l’Associazione medici libanesi in Italia (AMLI), Stefano Canitano, Consigliere OMCEO Roma, e Maria Concetta Romano, assessore alle politiche sociali e sanitarie del Municipio III.
Quintavalle ha ricordato la storica tradizione di Roma come città multietnica e dalla grande capacità d’accoglienza, e più in generale, dell’Italia come Paese dove – a causa appunto del continuo interscambio demografico, religioso, culturale – il razzismo non è mai stato allineato alla quotidianità sociale.
“l’Italia è molto amata nei nostri paesi di origine e molto apprezzata per le politiche dell’integrazione e non è stata mai considerata un paese razzista, ci sono state, però, anche in tempi recenti, proposte di legge dal sentore discriminatorio – ha ricordato Aodi – leggi che ipotizzavano ruoli di “medici spia” e “presidi spia”, e che con le nostre associazioni abbiamo fortemente combattuto, sensibilizzando Parlamento e forze politiche.”
È stato presentato il romanzo “Il Segreto di Vicolo delle Belle” di Marika Campeti. Il romanzo di Marika è un “Women’s fiction” ovvero un romanzo sul genere femminile, un viaggio nell’universo delle donne, nel loro coraggio, nel loro dolore, nella riscoperta di sé, attraverso accadimenti, drammi, rinascite, personaggi e storie che interagiscono con la figura femminile per determinarne la sua evoluzione.

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