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Cittadinanza. Prodi: “Sì allo ius soli per il futuro dell’Italia”

L'ex premier: "Strano che chi nasce e vive qui non sia italiano. Il mondo ha sempre avuto bisogno di uomini nuovi'"

Roma  -10 giugno 2013 – ''Lo ius soli lo adottano in tutto il mondo: servono serie modalita' di applicazione, ma se vogliamo avere un Paese che funzioni domani ne abbiamo bisogno''. Lo ha detto ieri l'ex premier Romano Prodi partecipando a Bologna alla festa multietnica della Cirenaica insieme al ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge. 

''L'idea che ci possa essere della gente che nasce e vive in Italia e che non sia cittadina mi sembra un po' strana'', ha aggiunto, lanciando anche l'idea di una festa della cittadinanza, una sorta di cerimonia ''dove solennemente si diventi cittadini italiani attraverso un riconoscimento pubblico''.

Parlando dei nuovi italiani, Prodi ha detto: ''Abbiamo bisogno di loro come cittadini, perche' saranno i prossimi tecnici e i prossimi operai''. Insomma, ha proseguito l'ex premier, ''vogliamo tenerli come non cittadini? Nei grandi Paesi non fanno cosi'''. Anzi per Prodi, che ha poi ribadito il concetto in un breve intervento dal palco, ''in tutti i Paesi che vanno forte sono gli stranieri che spingono sull'innovazione: il mondo ha sempre avuto bisogno di uomini nuovi''

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