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Cittadinanza. Il Senato spinge: “Riforma in Aula a fine luglio”

La maggioranza fa calendarizzare la nuove regole per diventare italiani tra il 25 e il 28 luglio, ma prima tocca alla Commissione. La relatrice Lo Moro: “Segnale importante, vogliamo andare avanti”

 

Roma – 22 giugno 2016 – Non l’hanno abbandonata. La riforma della cittadinanza per i figli degli immigrati è ancora in agenda per la maggioranza, che oggi ha mandato un segnale importante perché riprenda al più presto il suo cammino in Senato. 

La conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha approvato oggi il nuovo calendario dei lavori dell’assemblea. Prevede che nella settimana tra il 25 e il 28 luglio l’Aula inizi l’esame del ddl 2092 “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza”, ma attenzione: “ove concluso dalla Commissione”. 

Il ddl, già approvato dalla Camera dei Deputati, dallo scorso ottobre è sul tavolo della Commissione Affari Costituzionali, dove sono stati presentati poco meno di 8 mila emendamenti, quasi tutti della Lega Nord. Gli emendamenti non sono stati ancora nemmeno pubblicati, passo indispensabile prima che vangano discussi e votati. 

Prima di arrivare in Aula, quindi, la Commissione dovrà superare quello scoglio e non è detto che ci riesca davvero entro l’ultima settimana di luglio. I termini potrebbero slittare. L’indicazione data oggi dalla conferenza dei capigruppo ha però  una forte valenza politica. 

“Non abbiamo nessuna certezza che la commissione riesca a chiude i suoi lavori per quella data, visto che ci sono 8000 emendamenti ostruzionistici della Lega” scrive su Facebook la senatrice Pd Maria Cecilia Guerra. “Ma questa programmazione – sottolinea – indica la volontà della maggioranza di riprendere al più presto e accelerare il percorso di approvazione questa importante legge”.

Anche Doris Lo Moro, Pd, relatrice della riforma in commissione, parla di “segnale molto importante”. “Significa che vogliamo andare avanti e io credo che sia possibile anche rispettare la data indicata dalla capigruppo. Non posso essere certa che ci riusciremo, ma di certo è mia intenzione fare tutto il possibile” spiega a Stranieriinitalia.it. 

“Nella prima seduta utile chiederò alla Commissione di iniziare la discussione degli emendamenti” ribadisce Lo Moro, che vuole mandare anche un messaggio ai figli degli immigrati che da troppo tempo aspettano di essere riconosciuti anche dalla legge come figli di questo Paese. “Non abbiamo cambiato idea, vogliamo la riforma. Se riuscissimo ad approvarla entro questa estate sarebbe perfetto”. 

Elvio Pasca

 

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