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Cittadinanza. La relatrice Lo Moro: “Ora la riforma deve ripartire”

Il ddl 2092 è fermo da mesi, seppellito da oltre 7 mila emendamenti. “Pd e alleati vogliono ancora la legge per i figli degli immigrati. Il momento giusto è adesso”

 

Roma – 10 giugno 2016 – “Basta rinvii. Dopo i ballottaggi chiederò che la riforma della cittadinanza riprenda immediatamente il suo cammino in Commissione. Non c‘è più motivo, né tempo per rimandare ancora”.

La senatrice Doris Lo Moro, Pd, relatrice della riforma della cittadinanza per le seconde generazioni in Commissione Affari Costituzionali, manda un doppio messaggio. Ai suoi colleghi parlamentari, perché finalmente si diano una mossa, ma anche alle seconde generazioni, che di fronte a uno stillicidio di rinvii stanno perdendo le speranze: “La riforma si farà” dice a Stranieriinitalia.it. 

Eppure, a guardare il cammino in Senato  del ddl 2092 Disposizioni in materia di cittadinanza, è facile farsi prendere dallo scoramento. Il testo approvato alla Camera (ecco cosa dice), che potrebbe far diventare subito italiani 800 mila figli di immigrati e poi altri 50 mila ogni anno, è arrivato a Palazzo Madama lo scorso ottobre, la discussione generale si è chiusa all’inizio di febbraio, da allora ci sono stati solo due giorni di audizioni. 

Intanto, sono stati presentati oltre settemila emendamenti, quasi tutti della Lega Nord, che nella sua battaglia contro la riforma ha giocato bene anche di ostruzionismo. Così tanti che gli uffici della Commissione non hanno nemmeno finito di ordinarli, anche perché (a discolpa di funzionari e impiegati che ci lavorano) intanto dalla stessa Commissione non sono arrivate spinte per accelerare i tempi. 

Quella montagna di emendamenti, però, secondo Lo Moro è tutt’altro che invalicabile. “Credo che ne siano stati presentati così tanti anche perché si avvicinavano le elezioni comunali. Passato il voto, la situazione tornerà più serena e potrà riprendere un confronto serio nel merito della riforma”. 

Le elezioni si sono messe di traverso. A ridosso delle urne, la maggioranza non ha voluto calcare la mano su un tema giudicato troppo sensibile, e inoltre la Commissione ha perso sedute anche a causa del voto. La prossima settimana, prima dei ballottaggi, farà solo audizioni, senza riunirsi su provvedimenti in sede referente. E poi?

“Alla prima seduta utile chiederò di calendarizzare subito il ddl 2092” assicura Lo Moro, che si aspetta una maggioranza compatta. “Il Partito Democratico – spiega –  la vuole ancora e non ho motivi di credere che l’accordo raggiunto alla Camera con i nostri alleati non regga anche in Senato”. Ci prepara, insomma, a una  campagna estiva sui diritti delle seconde generazioni: “Il momento giusto è adesso”

Elvio Pasca

 

 

 

 

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