in

L’anima del mare secondo Eron, profughi come ruggine su un relitto

Soul of the sea, l’ultima opera del pioniere della street art in Italia, realizzata nel cortile della Treccani. FOTO

Roma – 12 aprile 2016 – I volti di una donna e di due bambini sul relitto trovato in mezzo al mare. Fantasmi di profughi mai arrivati a destinazione, del cui viaggio rimangono solo uno scafo squarciato e un giubbotto salvagente. 

È la suggestione di “Soul of the Sea”, opera realizzata sabato pomeriggio da Eron nel cortile interno del Palazzo Treccani, nel corso di un convegno sulla storicizzazione dei graffiti organizzato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana.  Ora verr

Eron, al secolo Davide Salvadei, riminese, classe 1973, pioniere della street art in Italia. “Quei volti che appaiono in maniera evanescente sulla fiancata del relitto – si legge sul sito internet dell’artista – confondendosi tra le macchie di ruggine come se il relitto stesso trasudasse l’anima dei nostri mari”.

Un’opera “dal forte impatto estetico e dall’importante nonché attuale contenuto sociale”. Per la quale ora l’Istituto Treccani sta cercando uno spazio espositivo permanente a Roma.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 4 Media: 1]

Ipsos cerca intervistatori, “ci aiuteranno a conoscere gli stranieri in Italia”

Profughi. Europarlamento: “Chiedano asilo all’Ue, non ai singoli Stati”