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Espulsioni. Salvini: ‘Di questo passo ci vorranno 80 anni, presto novità’

Roma, 10 settembre 2018 – “Entro l’autunno”: questa è la data annunciata dal ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini per gli accordi di espulsione e rimpatrio con i paesi d’origine dei migranti. “Stiamo lavorando per fare accordi di espulsioni e di rimpatrio volontario assistito con tutti i Paesi di provenienza. Attualmente l’unico che funziona decentemente è quello con la Tunisia. Noi organizziamo due charter a settimana per un’ottantina di espulsioni, però capite che se ogni settimana, fra tunisini, nigeriani e altri, ne espelliamo 100, ci mettiamo 80 anni a recuperare i 5-6-700mila immigrati entrati negli ultimi anni”.

E’ quanto asserito dal titolare del Viminale durante un’intervista a ‘L’Indignato speciale’ su Rtl 102.5. E aggiunge: “Su alcuni Paesi siamo già abbastanza avanti, in Tunisia ci andrò a settembre, perché i tunisini quest’anno sono arrivati in più di quattromila ed è la nazionalità più presente e in Tunisia non c’è la guerra, la carestia, la peste. E, quindi, non si capisce perché questi ragazzi devono scappare”.
Il leader della Lega ha poi proseguito: “Stiamo lavorando per fare quello che in vent’anni non si è fatto: accordi di espulsione e rimpatrio assistito con tutti i Paesi di provenienza di questi ragazzi e di queste ragazze e sono Senegal, Pakistan, Bangladesh, Eritrea, Mali, Gambia, Costa d’Avorio, Sudan, Niger. Entro l’autunno saprò dire quanti e di che tipo ne ho fatto”.

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