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Frontiere: all’Italia 211 milioni dall’Ue

Ok da Bruxelles. Finanzieranno pattugliamenti e sistemi di controllo contro l’immigrazione clandestina

Roma – 19 dicembre 2008 – Maxifinanziamento europeo all’Italia per controllare le frontiere e contrastare i flussi migratori irregolari.

Ieri la Commissione ha sbloccato a favore dell’Italia  211 milioni di euro del Fondo per le frontiere esterne, che finanzieranno i programmi per il biennio 2007-2008. Il Fondo nel complesso è dotato di 1,82 miliardi di euro e con quello italiano, sono stati adottati dalla Commissione anche i programmi di Grecia (148 milioni), Malta (112 milioni) e Cipro (22 milioni). Altri avevano già ricevuto l’ok nei mesi scorsi.

L’Italia, sottolinea la Commissione in una nota, ha scelto di attuare tutte e cinque le priorità strategiche del Fondo:


-prosecuzione dell’istituzione graduale del sistema comune integrato di gestione delle frontiere;

-sviluppo delle componenti nazionali di un sistema europeo di sorveglianza e/o di una rete europea permanente di pattuglie costiere alle frontiere marittime meridionali;

-sostegno al rilascio di visti e alla lotta contro l’immigrazione clandestina tramite i servizi consolari degli Stati membri nei paesi terzi;

-istituzione dei sistemi informatici necessari all’attuazione della normativa comunitaria in materia di frontiere esterne e visti;

-attuazione della normativa comunitaria per le frontiere esterne.

Nel periodo 2007-2008 i programmi dell’Italia prevedono tra l’altro un aumento degli strumenti e dei veicoli per il controllo delle frontiere terrestri e marittime, la realizzazione delle parti nazionali della rete europea di pattuglie alle frontiere, l’ampliamento della rete in fibra ottica per la trasmissione di informazioni e lo sviluppo della capacità di comunicazioni satellitari.

"L’Italia ha dato prova di impegno nell’assicurare controlli alle frontiere esterne di alta qualità ed un traffico transfrontaliero flessibile. Esposta a un onere gravoso dovuto alla configurazione geografica stessa delle sue frontiere esterne, con la sorveglianza delle frontiere marittime l’Italia muove verso l’istituzione del sistema comune integrato di gestione delle frontiere preservando l’integrità dello spazio Schengen" ha commentato Jacques Barrot, commissario  per la Giustizia, Libertà e Sicurezza.

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