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Gli albanesi regalano la Costituzione ai leghisti

L’iniziativa della Rete degli Albanesi di Toscana. “Spesso Carroccio dice il contrario di quello che c’è scritto sulla Carta”

Roma, 28 giugno 2011 – La Lega vuole che gli stranieri conoscano la Costituzione italiana? Bene. Ma gli italiani stessi, specialmente i leghisti, la conoscono? 

Dubitando di questo fatto, per via delle varie polemiche e strumentalizzazioni sull’immigrazione e l’integrazione, e di alcune dichiarazioni recenti, la Rete degli Albanesi di Toscana ha deciso di regalare una copia della Costituzione italiana ai membri leghisti del consiglio regionale toscano, accompagnando questo “regalo”, spedito oggi per posta, con una lettera in qui si dicono disorientati “nell’ascoltare spesso e volentieri parole da esponenti illustri della Lega Nord, ministri della Repubblica Italiana, rappresentanti del popolo che siedono in parlamento; parole che vanno in una direzione contraria a quello che la Costituzione dice”. 

Gli albanesi della RAT si dicono orgogliosi di vivere in Toscana e di  ispirarsi “ad un testo costituzionale cosi bello e profondo”, che aumenta in loro “la voglia di diventare a pieno cittadini di questo paese, con oneri e onori che ciò comporta”.  Chiedendo ironicamente qualche consiglio alla Lega per capire meglio “se Roma è capitale della repubblica italiana, oppure ladrona”, oppure se gli articoli 8 e 10 della Costituzione, dedicati alla libertà religiosa e al dirittto di asilo, “sono validi anche per i ministri leghisti”, si permettono di “omaggiarli con una copia della Costituzione italiana”.

“In questo modo – concludono – i leghisti potranno dare sicuramente consigli migliori su come diventare cittadini a pieno titolo di questo bellissimo paese”.

Dai consiglieri del Carroccio è arrivata anche una risposta, tutt’altro che seccata. In un comunitato, dicono di accogliere “con simpatia e favore” l’iniziativa della RAT e dicono che i giovani albanesi rappresentano proprio ciò che la Lega vuole: “immigrati che si integrino e rispettino il Paese dove hanno scelto di vivere (o dove sono nati, se figli di immigrati) senza dimenticarsi delle proprie origini”.

“Veniamo attaccati come razzisti, ma il Carroccio è stato il primo partito politico ad eleggere un sindaco di colore e in Toscana vi sono molti sostenitori e militanti immigrati e figli di immigrati” ricordano i consiglieri leghisti. E propondono “di ospitare nei locali del nostro gruppo i rappresentanti del RAT e del GAT (Giovani Albanesi di Toscana) e di ricevere da loro la Costituzione Italiana”, per contraccambiare, “regalando loro bandiere e gadget del nostro movimento”.

Keti Biçoku

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Ecco la loro lettera del RAT:

Gentili rappresentanti della Lega Nord in Toscana.
Da sempre noi albanesi che viviamo regolarmente in Toscana, stiamo dando il nostro meglio per diventare parte integrante di questa magnifica regione e dei suoi abitanti che ci accolgono in modo generoso.

Abbiamo imparato l’italiano, i nostri figli e frequentano le scuole delle città toscane, molti di noi fanno impresa e moltissimi altri sono lavoratori dipendenti. Siamo contribuenti, e con le nostre tasse paghiamo anche tutti i politici che ci governano, senza però poterli scegliere. Come non possiamo scegliere nemmeno se vogliamo vicino alle case che compriamo una centrale nucleare o pagare una bolletta più alta dell’acqua.

Non sono mancati in questi anni chiaramente anche molti casi negativi di nostri concittadini dediti alla malavita, ma siamo convinti che sono una minoranza, cosi come in tutto il resto del mondo.

Noi siamo altrettanto orgogliosi di vivere in Toscana. L’art 3 dello Statuto della Regione, comma 6 prevede che “La Regione promuove, nel rispetto dei principi costituzionali, l’estensione del diritto di voto agli immigrati” e tale auspicio è stato richiamato anche dalla l.r. 29/2009 “: La Regione promuove e sostiene la partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri residenti in Toscana muniti di regolare titolo di soggiorni in conformità a quanto previsto dagli articoli 3 e 72 dello Statuto, in particolare promuovendo l’estensione ad essi del diritto di voto”.In tale prospettiva, la Regione si è già mossa nel pieno rispetto della carta costituzionale e della dignità delle persone.

Uno dei punti fermi della nostra integrazione in questo paese, è stato e rimane la Costituzione italiana. Questo testo approvato dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, promulgata dal capo provvisorio dello stato Enrico de Nicola il 27 dicembre del solito anno, entrò in vigore a partire dal 1° gennaio del 1948. Ci rende orgogliosi poterci ispirare ad un testo costituzionale cosi bello e profondo, e aumenta in noi la voglia di diventare a pieno cittadini di questo paese, con oneri e onori che ciò comporta; diritti e doveri come si sente dire spesso, anche se i doveri ce li abbiamo tutti, mentre sono i diritti quelli che latitano.

Ultimamente ci viene anche chiesto di conoscere bene la Costituzione e di rispondere a delle domande su di essa, oltre a vari test di cultura e lingua italiana; novità queste fortemente volute dal vostro partito. È una cosa che facciamo con entusiasmo anche perche vogliamo essere degni cittadini italiani, e forse per questo motivo abbiamo anche un senso di responsabilità più profondo che ci porta a continuare a studiare questo testo e ad approfondire le nostre conoscenze  Ci disorienta però ascoltare spesso e volentieri parole da esponenti illustri della Lega Nord, ministri della Repubblica Italiana, rappresentanti del popolo che siedono in parlamento; parole che vanno in una direzione contraria a quello che la Costituzione dice.

L’articolo 5 recita : “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali: attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”. Quindi, con tutti i limiti che il non essere italiani ci pone, riusciamo a capire che vengono garantite le autonomie locali, nel rispetto dell’indivisibilità del paese.

“Presto i popoli dell’Europa verranno a sapere che la nazione padana ha conquistato la sua libertà” – ha sostenuto il ministro della repubblica italiana Umberto Bossi domenica scorsa. Davanti ad un prato verde con migliaia di “padani” che urlavano secessione, due ministri della repubblica italiana hanno risposto ai cori da stadio con “Padania libera”.  Prosegue poi: “Bisogna andare giù a Roma, con i trattori, fuori dal parlamento a pigliare quei delinquenti (ndr parlamentari) che in aula vi chiamano ladri” .

Ecco, visto che noi stiamo cercando di diventare cittadini a pieno titolo, rispettosi della costituzione italiana, siamo leggermente disorientati, perché non riusciamo a capire se Roma è capitale della repubblica italiana, oppure ladrona? L’articolo 8 e 10 della Costituzione sono validi anche per i ministri leghisti? Nel dubbio, ci siamo permessi di omaggiarvi con una copia della Costituzione italiana, cosi potrete sicuramente darci consigli migliori su come diventare cittadini a pieno titolo di questo bellissimo paese.

Ecco il comunicato del gruppo consiliare Lega Nord Toscana in Regione

«Il gruppo regionale Lega Nord Toscana accoglie con favore e simpatia l’iniziativa della Rete degli Albanesi in Toscana (RAT), che ha intenzione di regalare una copia della Costituzione Italiana ai tre consiglieri regionali del Carroccio, l’italobrasiliano Antonio Gambetta Vianna, la versiliese Marina Staccioli e il fiorentino Gian Luca Lazzeri.

La Lega Nord, a differenza di altri gruppi che utilizzano il tema dell’immigrazione in maniera strumentale e demagogica, è per l’integrazione degli immigrati, ma contro l’illegalità. Un immigrato integrato nella nostra cultura e nella nostra società rappresenta una vittoria per tutti. Un immigrato non integrato è una inesorabile sconfitta.

Veniamo spesso tacciati come razzisti, ma il Carroccio è stato il primo partito politico ad eleggere un sindaco di colore e in Toscana vi sono molti sostenitori e militanti immigrati e figli di immigrati.

La Rete degli Albanesi in Toscana e i Giovani Albanesi in Toscana sono la testimonianza di ciò che vuole la Lega Nord nel nostro Paese: immigrati che si integrino e rispettino il Paese dove hanno scelto di vivere (o dove sono nati, se figli di immigrati) senza dimenticarsi delle proprie origini.

Siamo ben lieti di ospitare nei locali del nostro gruppo i rappresentanti del RAT e del GAT e di ricevere da loro la Costituzione Italiana. Contraccambieremo regalando loro bandiere e gadget del nostro movimento».

 

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