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I proprietari: “Esagerata la confisca per chi affitta ai clandestini”

Giannini (Asppi): "Pene troppo severe, molti potrebbero sbagliare in buona fede". "C’è un difetto di informazione" Roma – 28 maggio 2008 – "È un provvedimento esagerato, altamente punitivo, che rischia di colpire i proprietari di casa per errori che magari hanno commesso in buona fede. Non tiene conto della scarsa informazione e delle difficoltà che potrebbero avere alcuni a verificare se davvero i cittadini stranieri hanno le carte in regola".

Luigi Ferdinando Giannini, presidente dell’ Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari (Asppi), boccia il giro di vite contro chi fitta ai clandestini. Secondo il decreto-sicurezza, già entrato in vigore, si rischiano fino a tre anni di reclusione e la confisca dell’immobile.

"Al proprietario si chiede di verificare la regolarità, ma non è così facile. C’è chi non sa interpretare un permesso di soggiorno, capire ad esempio se è rinnovato o no. A volte con i cittadini stranieri è difficile anche la trascrizione dei nomi sul contratto, figuriamoci se complichiamo ulteriormente le cose".

Crede che i proprietari siano informati delle novità?

"Penso che ad oggi ci sia molta confusione, dovuta anche al modo in cui questi provvedimenti sono stati annunciati, quasi fossero degli spot. C’è stato un difetto di comunicazione.  Pensiamo ad esempio a una vecchietta abituata a chiedere sempre gli stessi documenti: chi le spiegherà le nuove incombenze? Se fa un errore rischia di pagarlo molto caro, troppo".

Come controllare, allora, chi prende una casa in affitto?
"La comunicazione obbligatoria di cessione di fabbricato, nata nel ‘78 come norma anti-terrorismo, non è mai stata abolita. Gli strumenti per controllare chi occupa una casa e per sanzionare il proprietario se non fa la comunicazione esistono già".

Sugli affitti ai clandestini speculano in molti…
"È vero, stranieri e italiani. Spesso però non sono i proprietari, ma persone che hanno documenti e requisiti per prendere una casa in affitto e poi subaffittano ad altri, magari clandestini, a condizioni vergognose. Il proprietario non può controllare chi altro dorme in quella casa, se c’è solo la persona alla quale ha fatto il contratto oppure altri".

Col decreto non si argineranno almeno questi fenomeni?
"Forse si potrà stringere il cerchio intorno ad alcuni casi circoscritti, ma non sarà così facile, proprio a causa di questo meccanismo. Anche durante gli anni di piombo, i covi venivano presi in affitto da persone insospettabili e poi ospitavano i terroristi".

Cosa chiedete al governo?

"Chiarimenti, più informazione e una semplificazione delle procedure. I proprietari sono pronti a fare la loro parte, ma ci devono aiutare. Tutto questo senza allarmismi e nel rispetto della dignità delle persone, perché non si può dimenticare che i cittadini stranieri sono una ricchezza per questo Paese e danno un contributo importantissimo anche al mercato immobiliare".

Elvio Pasca

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