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Il caso. Torino, profugo del Gambia si uccide in una casa diocesana

Torino, 8 aprile 2019 – Un profugo del Gambia, Gaye Demba, 28 anni, che aveva vissuto negli scantinati ex Moi, le palazzine dell’ex villaggio olimpico in fase di sgombero, si è ucciso in una casa diocesana sulla collina torinese.

“Il suicidio – dice l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia – obbliga a riflettere sulle ferite interiori che hanno segnato profondamente lui e molti altri immigrati. Era seguito da un’equipe di persone, quest’impegno non è stato sufficiente”.
 

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