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Insulti razzisti a Boateng. Condanne lievi per i sei tifosi

Concluso il processo sui fatti della partita Milan – Pro Patria. Pene da quaranta giorni a due mesi di reclusione per gli autori dei cori contro i calciatori di colore

Roma – 6 giugno 2013 – Pene lievi per gli autori degli insulti razzisti che il 3 gennaio scorso, durante l’amichevole tra Milan e Pro Patria a Busto Arsizio, spinsero Kevin Prince Boateng e i suoi compagni a lasciare il campo.

Ieri l tribunale di Busto Arsizio ha condannato per ingiuria aggravata dai motivi razziali i sei giovani tifosi della Pro Patria finiti sotto processo per quei cori.

A uno di loro, Davide Bolchi, sono state riconosciute le attenuanti generiche per aver dimostrato ''un atteggiamento collaborativo'' e la pena è di 40 giorni di reclusione. Gli altri cinque, tra i quali c’è Riccardo Grittini, assessore leghista del paese di Corbetta, sono stati condannati a due mesi. Dovranno inoltre versare diecimila euro alla Lega Pro e al Comune di Busto Arsizio, che si sono costituiti parte civile, e pagare le spese processuali.

Il giudice ha avuto la mano più “leggera” rispetto alle richieste del pubblico ministero (quattro mesi per Bolchi, sei per gli altri). La difesa chiedeva invece l’assoluzione, contestando la partecipazione degli imputati ai cori e anche le finalità razziste degli insulti.

 

 

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