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Italia e Germania: “Insieme per governare l’immigrazione, ecco come”

I ministri degli Esteri Gentiloni e Steinmer chiedono una “risposta europea onnicomprensiva e di lungo periodo”. Lungo quattro binari

 

Roma – 24 novembre 2015 – “Il dilemma che oggi l’Unione Europea è chiamata a sciogliere non è dunque tra blindatura dei propri confini e accoglienza; né tra il nostro benessere e la nostra sicurezza – da un lato – e la solidarietà verso i profughi, dall’altro. La scelta che oggi dobbiamo compiere è tra governare il fenomeno o subirlo”. 

Lo scrivono oggi su La Stampa Paolo Gentiloni e Frank-Walter Steinmeier, ministri degli Esteri di Italia e Germania, che tornano a chiedere “una risposta europea onnicomprensiva e di lungo periodo, ispirata a solidarietà e responsabilità”, per la quale i due Paesi fondatori dell’Ue .”continueranno a cooperare attivamente” lungo “quattro binari”.

Innanzitutto, spiegano i due ministri, “ vigileremo affinché gli impegni già presi dal Consiglio Europeo  vengano pienamente attuati”. Nel pacchetto rientra la ricollocazione di  160.000 richiedenti asilo dagli Stati membri più esposti; la realizzazione degli hotspots; l’attivazione di un efficace sistema a livello europeo di rimpatri dei migranti economici

Italia e Germania chiedono poi all’Ue nuove misure per gestire l’immigrazione . Tra queste ci sono un “sistema di ripartizione permanente e obbligatoria dei profughi”, “ superamento del Regolamento di Dublino”, il rafforzamento della lotta ai trafficanti di esseri umani e “l’apertura di nuovi canali legali di immigrazione, affinché un’Europa in rapido invecchiamento possa cogliere anche le opportunità offerte da tale fenomeno”. 

Il terzo binario è quello della “cooperazione più stretta con i Paesi di origine”, tema del quale si è parlato anche nel vertice tra Arica e Ue di La Valetta l’11 e 12 novembre. “Oltre che con l’Africa, in via prioritaria l’Unione Europea dovrebbe intensificare la cooperazione sui temi migratori con la Turchia – scrivono Gentiloni e Steinmeier – e con i Balcani occidentali”. 

Infine, Italia e Germania continueranno ad impegnarsi per la “stabilizzazione delle aree di crisi nel Mediterraneo. Non risparmieranno sforzi nel tentativo di aiutare la Libia ad uscire dalla guerra civile e dall’esigenza di favorire una transizione politica in Siria”. 

 

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