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Lega Nord. Toni Iwobi, nuovo italiano, sarà responsabile dell’ immigrazione

Italonigeriano, vanta una lunga militanza nel Carroccio. “Andrò a  Lampedusa, c'è una situazione intollerabile e l’operazione Mare Nostrum è un’autentica follia”

Roma – 30 settembre 2014 – “Difendiamo i confini. Stop invasione”.

Gli slogan scelti dalla Lega Nord per lanciare la sua ennesima manifestazione anti immigrati (appuntamento a Milano il 18 ottobre) sono tutt'altro che originali. Per movimentare la conferenza stampa che domani svelerà il programma dell'evento, il segretario Matteo Salvini ha quindi deciso di presentare con l'occasione anche il nuovo responsabile immigrazione del partito.

Toni Iwobi, 59 anni, moglie e due figli, è arrivato dalla Nigeria in Italia quasi quarantanni fa e ha studiato informatica a Perugia prima di spostarsi in provincia di Bergamo, dove ha trovato l'amore e si è fatto una famiglia. Vanta una lunga militanza nel Carroccio: tesserato dal 1993, è stato pià volte consigliere comunale a Spirano, poi assessore, e alle ultime Regionali è arrivato a un passo dal Pirellone.

"È una persona che ben conosce il fenomeno e che da sempre si batte contro illegalità e degrado connessi all'immigrazione incontrollata" ha spiegato Salvini, che presumibilmente condivide le posizioni espresse da Iwobi durante la campagna per le Regionali. Dall' “aiutiamo a casa loro”, al “dire negher non è razzista”, passando per l'elogio del federalismo, che in Nigeria funziona.

Nominare responsabile immigrazione un nuovo italiano è, senza ironie, una bella mossa della Lega Nord. Tanto per dire: nella segreteria del Partito Democratico non ci sono né immigrati né seconde generazioni, Iwobi però rigetta certi parallelismi: “Per favore, non paragonatemi alla Kyenge, io ho avuto questo incarico perché sono in Lega da molto tempo, non certo per il colore della mia pelle”.

Il suo compito non sarà facile. Liquida come “normale dialettica politica” il paragone tra Kyenge e un orango fatto da Roberto Calderoli e di non aver riscontrato razzismo né nel suo partito né in Italia. Chissà in futuro se terrà gli occhi aperti.

Intanto è pronto al suo primo viaggio in veste di responsabile immigrazione della Lega Nord. “Andrò a  Lampedusa, per verificare una situazione che già sappiamo intollerabile; l’operazione Mare nostrum è un’autentica follia”.

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