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La lezione di papà Raggi: “No al razzismo, anche se un immigrato ha ucciso David”

Oggi a Terni i funerali del giovane ucciso da un ubriaco di origine marocchina. Boldrini: “Dalla sua famiglia parole d'amore e lungimiranza”

Roma – 17 marzo 2015 – Giovedì notte a Terni David Raggi, 27 anni, è stato ucciso con una bottigliata alla gola da un balordo ubriaco e drogato, Amine Aassoul, 29, di origine marocchina.

Il giorno dopo, mentre il leader della Lega Matteo Salvini coglieva la palla al balzo (“Un altro morto sulla coscienza degli amici di Mare Nostrum), il padre di David ha lanciato un appello contro il razzismo.

 “So che la rabbia sta montando su Facebook, girano parole di fuoco Io dico invece che adesso non dobbiamo chiuderci nell’odio, ma piuttosto tornare fuori e imparare a stare bene insieme agli altri. Noi non vogliamo vendetta, ma giustizia” ha detto Valter Raggi. “Noi non siamo razzisti, l’assassino poteva essere italiano, olandese, americano. L’importante è che ci sia giustizia”gli ha fatto eco il fratello di David, Diego.

Del resto lo stesso David, un ann fa, aveva affidato a Facebook questo suo pensiero: “La quantità di commenti razzisti che sento ogni giorno mi fa vergognare di appartenere a questa razza”.

Oggi a Terni si celebra il funerale di David. La presidente della Camera Laura Boldrini ha contattato la famiglia. “Ho chiamato suo padre Valter – scrive Boldrini su Facebook – per fargli sentire la vicinanza mia e delle istituzioni in questo momento di indicibile dolore e ho voluto ringraziarlo per la lezione di civiltà che ha dato a tutti noi nel commentare le tante reazioni a sfondo razzista divulgate sul web”.

“Le parole della famiglia Raggi – aggiunge Boldrini –  sono parole d’amore, di lungimiranza e di generosità. Sono parole che fanno onore al nostro Paese. Ho invitato il signor Valter e la sua famiglia a Montecitorio. Quando se la sentiranno sarò contenta di conoscerli”.

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