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Lega Nord: “Classi ponte per gli alunni stranieri”

Dopo il caso di Costa Volpino, il Carroccio torna alla carica. Caparini: “I figli degli immigrati imparino l’italiano prima di andare in classe con gli italiani”

Roma – 10 settembre 2013 – La Lega Nord vuole classi separate per i bambini stranieri che non sanno l’Italiano. Una vecchia idea tirata ancora una volta fuori dal cilindro sulla scia del caso della scuola elementare di Costa Volpino, in provincia di Bergamo, da dove i genitori italiani hanno ritirato i figli perché c’erano troppi figli di immigrati.

''Se la nostra proposta di legge sull'istituzione delle classi d'inserimento per gli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo fosse stata accolta oggi non faremmo i conti con situazioni come quella avvenuta nella scuola elementare di Costa Volpino. Non e' concepibile una classe in cui ci siano allievi che non parlano la nostra lingua” dice il deputato della Lega Nord Davide Caparini, primo firmatario di una proposta di legge che va in questa direzione.

“E' necessario istituire le classi d'inserimento alla scuola dell'obbligo – insiste Caparini – che prevedano un percorso didattico per l'apprendimento della lingua italiana funzionale all'ingresso nelle classi permanenti. Questo per garantire uno standard adeguato che favorisca il processo di apprendimento degli studenti stranieri e non penalizzando gli italiani anche per scongiurare l'esodo di quest'ultimi come spesso accade”.

“Già nel 2008 – ricorda Caparini – il Parlamento aveva impegnato il Governo nell'istituzione di classi ponte, ora servono misure strutturali e l'approvazione della nostra proposta di legge''.

In effetti cinque anni fa il governo Berlusconi accolse una mozione della Lega Nord sulle classi ponte, ma non se ne fece niente. Anche perché poco dopo arivò al circolare dell’allor aministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini che fissava un tetto del 30% (in realtà piuttosto elastico) alla presenza di alunni stranieri in ogni classe.
 

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