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Lettera al Primo Ministro Conte: ‘Venga a trovare noi immigrati e scoprirà che siamo esseri umani’

Caro Primo Ministro Conte, le scrivo come una persona pensante, professore e avvocato, e soprattutto perché lei è anche il nostro Primo Ministro.
Siamo cinque milioni e mezzo di immigrati in Italia. Veniamo da più di 160 paesi del mondo, siamo un mosaico di colori, religioni, lingue e culture diverse.
Siamo 52 percento di donne e 48 percento di uomini. Ci sono più di mezzo milione di aziende gestite da noi è produciamo il PIL italiano con ben 130 miliardi. Ogni anno lasciamo 17 miliardi nelle casse dello Stato di cui spendiamo solo 13 miliardi per la salute e l’istruzione.
Quindi, ogni anno ‘regaliamo’ 4 miliardi allo Stato italiano. Più di seicento mila di anziani italiani prendono la pensione, grazie alle nostre braccia. Il nostro tasso di reati è di 5 percento come quello degli italiani.
Nelle case degli immigrati sono nati più di un milione di piccoli italiani ma sulla carta si chiamano “i figli degli immigrati”.
Facciamo i lavori umili, pesanti, faticosi e siamo disposti anche ad inventare il lavoro.
Ma lei, proprio per lei, che aveva giurato di non essere di sinistra e di destra e di essere avvocato degli italiani, cosa significa – gli immigrati non sono nuovi cittadini? La prendiamo come il nostro avvocato. Ha preso in mano il manifesto dell’odio, militarizzazione e della becera Italia, pur di avere un alleato xenofobo, islamofobo e di sottocultura. Venga trovarci, scoprirà che siamo esseri umani.
Ejaz Ahmad

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