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Lombardia. Gallera: ‘Cure urgenti e essenziali anche a migranti irregolari’

Milano, 7 novembre 2018 – “Le indicazioni ministeriali, attraverso il Testo unico sull’immigrazione, prevedono che gli stranieri presenti in Italia in condizione di soggiorno irregolare hanno diritto a tutte le cure urgenti ed essenziali anche a carattere continuativo. Regione Lombardia adeguandosi alla normativa nazionale, ha assistito nelle sue strutture ospedaliere, negli ultimi tre anni, 1.500 donne straniere partorienti non in regola con le norme di soggiorno (530 nel 2016, 608 nel 2017, 373 nel 2018)”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, rispondendo in consiglio Regionale sulle “Prestazioni sanitarie rivolte a partorienti straniere senza permesso di soggiorno”. “Seguendo le direttive ministeriali, Regione Lombardia garantisce agli stranieri che si trovano in Italia in condizione di soggiorno tutte le cure urgenti, cioè cure non differibili senza pericolo per la vita o danno per la salute della persona, o comunque alle cure essenziali, cioè prestazioni sanitarie, diagnostiche e terapeutiche, relative a patologie non pericolose nell’immediato e nel breve termine, ma che nel tempo potrebbero determinare maggiore danno alla salute o rischi per la vita, come complicanze, cronicizzazioni o aggravamenti” ha spiegato Gallera, aggiungendo “infatti per i ‘soggetti stranieri temporaneamente presenti’ non in regola con le norme di soggiorno la normativa vigente, in particolare la Circolare ministero della Salute n. 5 del 2000 e l’Accordo Stato Regioni del 20 dicembre 2012, prevedono la garanzia delle cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio ed estendono i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva”.

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