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Lotta ai trafficanti, sì del Parlamento all’operazione EUNAVFOR Med

Convertito in legge il decreto che stanzia 26 milioni di euro per la missione europea nel canale di Sicilia. Ma per distruggere i barconi servono l’ok dell’Onu o della Libia

 
Roma – 30 luglio 2015 – Via libera del Parlamento alla partecipazione dell’Italia a EUNAVFOR Med, l’operazione militare navale europea contro I trafficanti di uomini nel Mediterraneo. 
 
Oggi la Camera ha approvato definitivamente la conversione in legge del decreto del governo. Favorevoli 272 deputati, 11 astenuti e 100 contrari. I no sono arrivati da Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Sinistra Ecologia e libertà. 
 
Il decreto ha stanziato 26 milioni di euro da qui alla fine di settembre. All’operazione prenderanno parte anche altri Paesi europei, ma il comando sarà italiano, affidato all’ammiraglio Enrico Credendino, con quartiere generale a Roma.
 
Per ora  EUNAVFOR Med dispiegherà soprattutto un’azione di intelligence, per ricostruire le rotte dei trafficanti  e quelle dei loro affari. È questa la prima fase autorizzata a giugno dai ministri degli esteri  dell’Ue. 
 
Le fasi due e tre prevedono invece l’uso della forza militare, fino alla distruzione dei mezzi usati dai trafficanti nelle acque territoriali e sulle coste libiche. Servirebbe però una risoluzione  Onu o un’autorizzazione da parte del governo di Tobruk, entrambe tutt’altro che scontate. 
 
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