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Migranti, appello dalla Sea-Watch: serve un porto, meteo peggiora

Roma, 2 gennaio 2019 – Un volontario britannico a bordo della nave Sea Watch ha lanciato un drammatico appello perché venga dato il via libera allo sbarco dei 32 migranti tratti in salvo il 22 dicembre al largo di Malta. La nave della ong tedesca “non sa ancora dove andare” dopo giorni di navigazione tra Malta e Lampedusa, mentre stanno peggiorando le condizioni meteo. “Nessun porto europeo vuole fornire un rifugio” ai migranti, ha detto Robin Jenkins, il cui appello è stato rilanciato oggi dall’Independent. “Queste persone sono fuggite da sfruttamento, schiavitù, violenza e dall’incubo che è oggi la Libia”, ha aggiunto. Tra i migranti soccorsi ci sono tre bambini piccoli, tre adolescenti non accompagnati e quattro donne, provenienti da Nigeria, Libia e Costa d’Avorio. Sulla propria pagina Facebook il volontario ha pubblicato le fotografie di due bambini, di sei e sette anni, esprimendo preoccupazione per l’approcciarsi di una tempesta. “Tutto quello che chiedono è l’opportunità di vivere la loro vita come ogni altro essere umano”, ha scritto. Due giorni fa un’altra ong tedesca, Sea-Eye, ha soccorso altri 17 migranti ed è in attesa di conoscere dove farli sbarcare. Contattato dalla France presse, un portavoce del governo di Berlino ha spiegato che la Germania accetterà di accogliere i migranti solo in condivisione con altri paesi europei, come è accaduto negli ultimi mesi dopo la decisione dell’Italia di chiudere i proprio porti. Il portavoce ha quindi riferito di negoziati in corso tra Berlino e diversi Stati membri dell’Ue, in particolare l’Olanda

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