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Migranti. Salvini: ‘I porti italiani restano chiusi’

Roma, 7 gennaio 2019 – “I porti italiani sono chiusi”, perché “sono il più peccatore dei peccatori ma fesso no”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini ribadisce la sua posizione sul caso delle due navi di bloccate da giorni, con i migranti a bordo, nelle acque maltesi. Da Roseto degli Abruzzi, Salvini ha anche ricordato come e quando ha deciso che i porti italiani erano “chiusi”. Di fronte alla platea dei sostenitori della Lega, Salvini affronta il tema “immigrazione”, e racconta: “Arrivo al ministero e mi dicono ‘non si può… e i trattati europei e le regole e i diritti umani e la pace nel mondo…e qui e là e su e giù’. E passano i giorni e questi sbarcano, poi un giorno, me lo ricordo ancora, ero in Valtellina e mi chiamano dal ministero: ‘C’è un altro barcone con 300 persone, in che porto lo mandiamo?’ Ero in macchina e ci penso; e poi dico e uno e due e tre e quattro, ne erano arrivati 700mila in pochi anni, la maggioranza assoluta dei quali non scappava da nessuna guerra ma la guerra ce la portava spacciando droga in casa nostra”.

“Così – continua a raccontare Salvini alla platea che lo applaude – ho deciso di complicarmi la vita e ho richiamato e ho detto: ‘Facciamo una cosa nuova, non c’è nessun porto italiano disponibile, sono tutti pieni e occupati. Mi rispondono: ‘ma non si può’. Ma io ‘volete vedere che si può?!’. E così dai uno e dai due al 31 dicembre di quest’anno invece dei 120mila dell’anno prima ne sono arrivati solo 20mila, 100mila in meno e un miliardo di risparmio netto e molti morti in meno e molti reati in meno”.

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