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Migranti sbarcati da Diciotti, Salvini indagato

Roma, 26 agosto 2018 . A cinque giorni dall’attracco al porto di Catania si è sbloccato il caso della nave Diciotti con lo sbarco, nella notte, di 137 migranti. Dopo l’identificazione, il trasferimento nell’hot-spot di Messina in attesa della distribuzione tra Chiesa Italiana, un centinaio, Albania e Irlanda, una ventina ciascuno.

Per la vicenda è indagato il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, assieme al suo capo di gabinetto: dovrà rispondere di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. Gli atti sono stati trasferiti al Tribunale dei ministri. Il capo del Viminale definisce una vergogna l’indagine: “Difendo i confini del Paese, non ci fermeranno”.

I migranti sbarcati. Prima notte tranquilla, con assistenza necessaria, nell’hot-spot realizzato nell’ex caserma Gasparro di Messina, per i 137 migranti sbarcati poco dopo la mezzanotte dalla nave Diciotti, fatti scendere dopo cinque giorni trascorsi sul pattugliatore della guardia costiera ormeggiato nel molo di Levante del porto di Catania. In molti hanno dormito poco visto che sono arrivati, su autobus dell’aeronautica militare di stanza a Sigonella, nella tarda nottata. Resteranno nella struttura gestita dalla società Badia Grande in attesa della successiva distribuzione tra Chiesa Italiana, un centinaio, Albania e Irlanda, una ventina ciascuno.

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