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Ok dell’Europarlamento alla distribuzione dei profughi nell’Ue

Popolari, socialisti e liberali appoggiano il piano della Commissione Europea. Ma ora serve l'appoggio della maggioranza dei governi

Strasburgo  – 21 maggio 2015 –  La maggioranza all’Europarlamento, composta da Popolari, Socialisti e Liberali, appoggia il piano della Commissione europea per fronteggiare l’emergenza umanitaria nel Mediterraneo.

Oltre a un potenziamento dell’operazione Triton, il piano prevede un meccanismo per distribuire i profughi dai Paesi più esposti, come l’Italia, ad altri Paesi dell’Ue e un piano di reinsediamento in Europa di profughi che si trovano in paesi extraeuropei. Ieri se n’è discusso in seduta plenaria a Strasburgo.

"I nostri paesi vicini attraversano un momento di crisi e l'Europa è vista come un rifugio in tempi d'instabilità" ha detto il commissario  per l'Immigrazione Dimitris Avramopoulos. Il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans ha sottolineato che “Affrontare l'immigrazione clandestina alle radici significa proteggere le nostre frontiere e salvare le vite umane, ma anche far applicare correttamente le nostre regole comuni in materia di asilo, e per questo abbiamo bisogno l'impegno degli Stati membri”.

Manfred Weber, capogruppo del Partito Popolare Europeo, ha indicato che "come europei dobbiamo rispondere a questa sfida". Ha accolto con favore "il meccanismo di solidarietà" e ha aggiunto che "siamo disposti a continuare a lavorare sul buon lavoro avviato dalla Commissione".

"L'Europa è spesso accusata di non fare nulla. Con queste misure, stiamo dimostrando che l'Europa può agire. Dobbiamo porre fine alle reti dei trafficanti, ma non vogliamo alcuna azione o violenza militare "  ha detto Gianni Pittella, presidente dei Socialisti e Democratici.

Anche i Liberaldemocratici (Alde), attraverso il loro leader Guy Verhofstadt, si sono detti “ decisamente favorevoli alle proposte della Commissione”. “Non possiamo continuare a dire che il problema è degli italiani e che se lo devono gestire loro".

Contrari gli euroscettici. Nigel Farage (EFDD) ha chiesto “una politica dell'immigazione secondo il modello australiano”, che respinge i profughi. E ha ricordato “che aveva avvertito la Commissione che la politica comune dell'UE in materia di asilo non prevedeva controlli di sicurezza. L'ISIS ne avrebbe potuto approfittare per infiltrarsi nei nostri paesi”. Vicky Maeijer (NI) ha espresso le sue preoccupazioni per "ogni paese che riceve una proporzione di clandestini e terroristi".

Il sì dell’Europarlamento è solo un  primo passo. Quello decisivo dovvrà essere fatto nel Consiglio europeo, dove il piano della Commissione avrà bisogno dell’appoggio della maggioranza dei governi dell’Ue.
 

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