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Truffa sui permessi di soggiorno a Milano. Arrestato poliziotto

Promettendo la regolarizzazione, un agente della Polizia Penitenziaria si faceva pagare dagli immigrati fino a 5 mila euro. Due complici egiziani procacciavano i clienti. Gli inquirenti: "Almeno duecento vittime”

Roma – 9 dicembre 2013 – Stamattina a Milano dopo un’operazione dei carabinieri, è finito in manette un agente di polizia penitenziaria.Secondo gli inquirenti, insieme a due complici, anche loro arrestati, prometteva il permesso di soggiorno a immigrati irregolari, fabbricando documentazione falsa, che vendeva a peso d’oro, anche se poi la regolarizzazione non arrivava.

Quando stamattina i militari hanno perquisito la casa del quarantanovenne, le cui generalità non sono state diffuse per ordine della magistratura, vi hanno trovato materiale che veniva utilizzato per produrre falsi documenti, soprattutto domande di richiesta del permesso di soggiorno. Domande che, in realtà non sarebbero mai state presentate.

A dare il via alle indagini sono state le denunce di alcuni clienti che hanno raccontato ai carabinieri di aver speso fino a cinquemila euro a testa senza però ottenere il permesso di soggiorno. Gli inquirenti stimano che siano almeno duecento le vittime della truffa, che avrebbe prodotto un giro di affari di circa cinquecentomila euro.

Insieme all’agente di Polizia penitenziaria sono indagati anche due fratelli di origine egiziana, che avrebbero avuto il compito di procacciare clienti. Dalle indagini sui conti correnti dell’uomo arrestati stamattina risulterebbe che il grosso dei profitti finiva nelle sue tasche.
 

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