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Peruviani e colombiani in Europa senza visto d’ingresso, firmato l’accordo

Dal 2016 liberalizzate le visite brevi, massimo 90 giorni, nell’area Schengen. Humala: “Più facile visitare i familiari emigrati”

 
Bruxelles – 12 giugno 2015  Sarà presto più facile per peruviani e colombiani visitare l’Europa. Non avranno infatti più bisogno di un visto d’ingresso per soggiorni brevi nell’area Schengen, grazie a un accordo firmato ieri a Bruxelles durante il vertice tra l’Unione Europea e la Comunità degli stati latino americani e caraibici (CELAC).  
 
I cittadini dei due Paesi potranno soggiornare liberamente, per non più di 90 giorni, in Francia, Germania, Belgio, Italia, Lussemburgo, Olanda, Danimarca, Grecia, Spagna, Portogallo, Finlandia, Liechtenstein, Austria, Svezia, Cipro, Slovenia, Slovacchia, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca e Croazia. 
 
La novità sarà ben accolta anche nel nostro Paese, dove vivono oltre 100 mila immigrati peruviani, mentre la comunità colombiana si attesta intorno alle 20 mila presenze.  I vantaggi sono comunque reciproci, sono previsti infatti un aumento del flusso turistico, l'agevolazione di contatti economici e scambi studenteschi. 
 
CI vorrà ancora qualche mese prima che l’accordo entri in vigore Il ministero degli Esteri peruviano ha indicato gennaio 2016 come inizio della liberalizzazione e i primi passaporti biometrici, condizione necessaria per concludere l’accordo, saranno emessi già a  partire da novembre.
 
“Questo accordo è importante per la dignità dei Colombiani” ha detto il presidente Juan Manuel Santos. “Ora non dovremo più passare per quella tortuosa procedura di rilascio del visto quando vogliamo semplicemente andare a visitare un paese europeo”. “Le persone avranno la possibilità di conoscere il Vecchio Continente, ma anche di visitare i loro familiari” ha sottolineato il presidente peruviano Ollanta Humala, riferendosi ai tanti immigrati in Europa. 
 

 

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