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“Pezzi di m… ve ne dovete andare!”, raid contro quattro minori egiziani

Ospiti di un centro di accoglienza vicino Caltagirone, in Sicilia, sono stati aggrediti da tre giovani del posto. Il VIDEO girato da una delle vittime

 

 

Catania – 22 agosto 2016 – Tentato omicidio, lesioni personali e porto illegale di armi improprie. Sono le accuse dalle quali dovranno difendersi i fratelli Giacomo e Davide Severo, di 32 e 23 anni e Antonino Spitale, di 18 anni, che sabato scorso hanno aggredito quattro minorenni egiziani ospiti del centro di accoglienza di San Michele di Ganzaria, vicino Caltagirone. 

Il raid, per il quale per ora la Procura esclude una matrice razzista, è scattato sabato pomeriggio. Accompagnati da due persone in auto che ancora non sono state rintracciate, e armati di mazze da baseball e di una pistola ad aria compressa, hanno fermato e picchiato i ragazzini. Tre di loro hanno riportato ferite alle gambe e alle braccia guaribili in cinque giorni, il quarto ha invece riportato un ematoma celebrale, è stato operato alla testa all’ospedale Garibaldi Nesima di Catania ed è ancora in prognosi riservata. 

Una delle vittime ha girato col telefonino un video dell’aggressione. Si sentono gli insulti, le minacce (“Pezzi di merda…”, “Spara!”,  “Ve ne dovete andare”, “non dovete venire più in Paese”… ), i colpi e le grida delle vittime. 

Ancora non è chiaro il movente dell’aggressione, nata forse dopo un diverbio scoppiato durante il mercato settimanale nel vicino San Cono, paese degli arrestati. “La ricostruzione è in corso, con la raccolta di testimonianze per andare anche oltre il già emblematico video” ha detto il procuratore capo di Caltagirone Giuseppe Verzera. “Non possiamo per ora escludere la matrice razziale dell’episodio”.

 

 

 

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