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Pisapia: “Libertà di culto e no ai campi nomadi abusivi”

“Il centrodestra fa fantascienza sul mio programma”. Intanto la procura indaga sui “finti rom”

Roma – 26 maggio 2011 – Il Duomo trasformato in moschea e Milano in mano ai rom? Giuliano Pisapia, intervistato oggi dal ilFuturista.it, liquida gli slogan del centrodestra come “bugie macroscopiche”.

“I milanesi sanno che si tratta di ipotesi fantascientifiche. È grottesco immaginare – nota il candidato del centrosinistra – che sotto la mia amministrazione il Duomo diventerà una moschea e che i rom saranno i padroni della città. Nel nostro programma, invece, sosteniamo che vada riconosciuto un principio, un diritto umano fondamentale: quello di poter esercitare in libertà e dignità la propria fede”.

Per quanto riguarda i rom, Pisapia ribadisce che “i campi abusivi sono una vergogna e creano situazioni pericolose per tutti”. “Vanno superati – spiega – anche attraverso progetti di autocostruzione già previsti, peraltro, dal “Piano integrazione nella sicurezza” del ministro Sacconi e realizzati in diverse città italiane ed europee”.

“Ai fini della sicurezza di tutti i cittadini, – aggiunge – è comunque importate far rispettare leggi e regole che già peraltro esistono”. Come quelle per combattere la prostituzione e la concorrenza sleale, che il candidato del centrosinistra si impegna a “far rispettare facendo i dovuti controlli”.

Ieri Pisapia ha presentato un esposto in Procura per denunciare una campagna diffamatoria contro  di lui, la coalizione e il suo programma.

Contiene tra l’altro la ricostruzione di “numerosi episodi” su persone “travestite da rom che distribuiscono volantini dal contenuto falso e diffamatorio spacciandosi per sostenitori di Pisapia” o sulla presenza “di ragazzi trasandati sui mezzi pubblici” che provocano i passeggeri, anche in questo caso definendosi fan del candidato di centrosinistra. Segnalati anche finti operai che farebbero rilievi nei diversi quartieri per la fantomatica costruzione di una moschea.

Pisapia si è affida all’autorità giudiziaria per “l’immediata identificazione dei soggetti” e per scoprire eventuali “organizzatori e mandanti di tale ‘campagna’”.

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