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Prodi: “L’ Ue ci ha lasciato soli, rivedere Schengen sarebbe una sciocchezza”

"Bloccare le partenze, ma chi arriva via mare va accolto. La politica dell'assorbimento e dei rimpatri deve essere condivisa"

Roma – 13 gennaio 2015 – "Gli immigrati vanno fermati quando partono, quando arrivano non possiamo farci piu' nulla".

Così Romano Prodi in un'intervista ad Avvenire. "Quando c'e' un dramma politico sulla terraferma -siega –  si puo' rispondere, si puo' alzare un muro, si possono immaginare azioni; ma quando sono in mare che si fa? Un confine di mare non si ferma. Quando sono in acqua si possono solo accogliere".

L'ex premier punta il dito contro la Ue e contro una revisione della libertà di circolazione. "Rivedere Schengen sarebbe una assoluta sciocchezza. La Ue non deve chiudersi, deve mostrare generosita'. Finora non l'ha fatto. Ha lasciato l'Italia sola e questo non va e non puo' andare".

"Noi – conclude Prodi – confiniamo con le aree piu' tragiche, se arrivano in 200mila li teniamo tutti qui? Anche la politica dell'assorbimento e dei rimpatri deve essere condivisa. È vero, nella Ue non c'e' voglia di condividere, ma noi abbiamo il dovere e l'esigenza di insistere".

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