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Profughi e Tbc. Il capo della Polizia: “Nessun agente si è ammalato”

Pansa: "Usiamo tutti i presidi sanitari necessari. Le condizioni di lavoro, però, sono difficilissime: mai un'emergenza come questa"

Trieste  – 17 settembre 2014 – ''Dal punto di vista sanitario fino a oggi non abbiamo un ammalato. È chiaro che ci sono delle preoccupazioni e che tutti i presidi sanitari necessari per evitare che malattie possano contagiare il personale vengono utilizzati al meglio''.

Lo ha detto oggi il capo della Polizia, Alessandro Pansa, smentendo gli allarmi (rilanciati qualche giorno fa anche da Bepppe Grillo) sul rischio contagio dai profughi ammalati di Tbc.

''Le condizioni di lavoro – ha spiegato Pansa a margine di una cerimonia a Trieste – non sono 'molto difficili', sono difficilissime, perche' abbiamo una situazione emergenziale mai vissuta dal nostro Paese, e che le forze dell'ordine gestiscono con grande professionalita'. Noi abbiamo quest'anno 120-125 mila sbarchi, mai avuti prima. Immaginare che possano venire gestiti con sistemi ordinari non e' possibile".

"E' un grandissimo sacrificio – ha aggiunto il Capo della Poliza – cui le forze dell'ordine sono chiamate e a cui le forze dell'ordine rispondono con grande dedizione e con grande efficienza"

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