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“Identificare e segnalare le donne col velo”, la Lega Nord a caccia di burqa

Interpellanza in consiglio regionale dell’Emilia Romagna: "Intervenga la polizia municipale", Salvini: "Rischio terrorismo"

 
Bologna –  23 luglio 2015 – Ennesima crociata della Lega Nord contro il velo islamico integrale, rarissimo in Italia. Dopo non essere riusciti a condurre in porto una legge nazionale quando erano al governo, gli esponenti del Carroccio tornano periodicamente sull’argomento a livello regionale. 
 
Stavolta succede in Emilia Romagna, dove il consigliere Daniele Marchetti ha depositato un’interpellanza  per “mettere un freno all’uso, spesso imposto alle donne, di Burqa o Niqab”. In particolare il leghista chiede “alla giunta di adoperarsi affinché la Polizia Municipale raccolga le generalità delle donne che, per qualsiasi ragione, occultano il proprio volto per segnalare agli organi competenti le loro generalità al fine di avviare eventuali percorsi atti a superare queste situazioni”.
 
Marchetti è convinto che la “vera integrazione” si raggiunga anche contrastando “usanze e tradizioni potenzialmente lesive per i processi d’integrazione socio-economica, inclusione sociale e di emancipazione femminile”. Il velo integrale sarebbe un primo segnale “che l’estremismo islamico sta facendo breccia anche nella nostra terra, con il beneplacito di Istituzioni e comunità religiose islamiche che cercano di spacciarsi come moderati”.
 
La richiesta ha l’appoggio del segretario della Lega Nord. “Questa settimana – sottolinea Matteo Salvini – sono stati arrestati due presunti terroristi in provincia di Brescia, non vorrei ce ne fossero altri in giro per Bologna o Ravenna. Che ci sia gente in giro con volto scoperto mi sembra buon senso peraltro già  previsto dalla legge". 
 
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