in

Reato di clandestinità. La Camera insiste: “Il governo lo cancelli”

“Trasformarlo in illecito amministrativo”. Il parere sul decreto per le depenalizzazioni. Ora Palazzo Chigi non ha più scuse

 

Roma – 4 dicembre 2015 – Il Parlamento l’aveva già detto un anno e mezzo fa, ma il, governo aveva fatto finta di niente. Ora la Camera ribadisce: “Il reato di clandestinità va cancellato”, nella speranza che stavolta a Palazzo Chigi siano più attenti 

Nuova puntata di una vicenda che poteva essere chiusa da un pezzo. Prima un riassunto. Nel 2009 Lega Nord e Popolo delle Libertà, allora al governo,  fanno diventare criminali tutti gli stranieri senza permesso di soggiorno. Nasce infatti il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. 

Le conseguenze? Nessuno finisce in galera (c’è solo una multa sostituibile con un’espulsione), non aumentano i rimpatri. Le procure, però, sono costrette ad avviare migliaia di processi inutili e anche a considerare imputati, tra gli altri, le vittime dei trafficanti di uomini. 

Nell’aprile del 2014, quindi, il Parlamento dice al governo, con una legge delega,  di depenalizzare l’ingresso e il soggiorno illegale. Per chi non ha diritto a stare in Italia resta l’espulsione, ma il reato no, va cancellato. 

Il governo che fa? Nulla. Probabilmente per salvare gli equilibri tra Partito Democratico e Nuovo Centro Destra, fa un decreto legislativo sulle depenalizzazioni che esclude il reato di clandestinità. “È un tema delicato, deciderà il Parlamento”, spiega il ministro della Giustizia prima di inviare il decreto in Parlamento per i pareri. In realtà il Parlamento aveva già deciso, ma il messaggio è: “Vedete voi, noi, per ora, ce ne laviamo le mani”. 

Ora, quei pareri sono arrivati. In  Senato hanno fatto finta di niente, alla Camera no. Nel parere approvato ieri in Commissione Giustizia si chiede di nuovo espressamente che “sia trasformato in illecito amministrativo il reato di immigrazione clandestina previsto dall’articolo 10-bis del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286”.

A questo punto il reato di clandestinità è un morto che cammina. Per quanto ancora il governo lo lascerà aggirarsi per l’Italia?

Elvio Pasca

 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Migranti, Calabria (Forza Italia): “No ius soli, sinistra si fermi”

Massimo Bitonci cittadinanza

Cittadinanza. E il Comune si prese sei mesi per organizzare il giuramento