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Sbarchi in aumento, il Viminale cerca altri 15 mila posti per l’accoglienza

Circolare ai prefetti alla luce dei nuovi arrivi, cresciuti del 55% rispetto allo scorso anno. “Libia al collasso, un milione di potenziali migranti”

 

 

Roma – 14 aprile 2016 – Servono altri posti per accogliere chi arriva in Italia dopo aver attraversato il Mediterraneo. Gli sbarchi sono in aumento e le strutture a disposizione sono sature.

Due giorni fa dal ministero dell’Interno è partita una nuova circolare per i prefetti, chiamati a reperire sui loro territori altri 15 mila posti. Del resto, dall’inizio dell’anno ci sono stati 24 mila arrivi, il 55% in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Tra bella stagione, chiusura della rotta balcanica e caos libico tutto lascia pensare che si continuerà così.

“La Libia  al collasso, non può più assorbire forza lavoro. Ci sono un milione di potenziali migranti” ha ammonito Paolo Serra, consigliere militare dell’inviato speciale Onu in Libia, Martin Kobler, durante un’audizione davanti al comitato Schengen. Previsioni opinabili, certo, ma l’Italia deve comunque attrezzarsi.

Anche Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, lancia un allarme sui flussi nel Canale di Sicilia. “È allarmante vedere quanti migranti si preparano a utilizzare la rotta del Mediterraneo centrale: serve che mostriamo solidarietà all’Italia ora per evitare uno scenario come quello dei Balcani in futuro”.

Le strutture di accoglienza sparse per l’Italia già ospitano 112 mila persone e pensare che un numero significativo di queste possa essere mandato in altri Paesi Europei è un’illusione. Il prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento immigrazione del Viminale, è tornato a chiedere “un profonda revisione dell’Accordo di Dublino”, quello che attualmente obblica il paese di primo ingresso dii carico di tutti i richiedenti asilo. 

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