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Servizio Civile aperto agli stranieri. I Comuni: “Bene, l’Italia cambia”

Bugetti (Anci): "La riapertura del bando presenta comunque delle limitazioni, ma è un risultato importante. Tra i giovani volontari c'è spirito di integrazione"

Roma – 10 dicembre 2013 – “Siamo soddisfatti. Ora ci auguriamo, però, che possano partecipare tutti senza alcun limite”. Ilaria Bugetti, sindaco di Cantagallo (Prato) e delegata al Servizio Civile dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani  commenta così l'apertura del Servizio Civile ai giovani stranieri dopo la sentenza del Tribunale di Milano.

Potranno presentare domanda entro il 16 dicembre ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni non aventi la cittadinanza italiana, riconducibili alle seguenti categorie: cittadini dell’Unione Europea; familiari dei cittadini dell’Unione europea non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, titolari di permesso di soggiorno per asilo; titolari di permesso per protezione sussidiaria.

Dal bando restano dunque esclusi molti giovani stranieri che, seppure soggiornanti in Italia, non hanno comunque acquisito il permesso di lungo periodo, “per alcune categorie – sottolinea Bugetti – il decreto presenta dunque delle limitazioni”. Per la delegata ANCI si tratta comunque di “un risultato importante, il segno di un cambio di passo che sta investendo l’intero Paese. Ora – aggiunge – ci auguriamo che il servizio civile rientri tra le priorità di questo Governo”.

"Per la prima volta ragazzi italiani e stranieri potranno condividere e partecipare a quelle esperienze di solidarietà alle quali ci richiama la nostra Costituzione. Il fatto che questo segnale arrivi proprio dal Servizio Civile – conclude Bugetti – è un segno di quello spirito di integrazione che parte proprio dai giovani volontari impegnati nei progetti di servizio civile”.
 

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