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Società civile in protesta a Roma contro le politiche migratorie dell’Ue

Roma – 21 marzo 2017 – Sabato prossimo Roma ospiterà una grande protesta contro le politiche migratorie dell’Europa fatte di muri, blocchi, accordi disumani con paesi di Africa, Asia e Medio Oriente.

La protesta organizzata dalle associazioni pro-immigrati, si svolgerà il 25 marzo alle ore 15.30 sulle rive del Tevere, sotto il Ponte di Castel Sant’Angelo.

Secondo gli organizzatori, le politiche migratorie dell’Europa “condannano persone in fuga da guerre, persecuzioni e povertà a viaggi sempre più spesso mortali o le respingono verso la sofferenza che si sono lasciati alle spalle.”

La protesta intitolata #NotMyEurope sarà un’occasione per ricordare ai leader europei riuniti per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma, che il destino di migranti e rifugiati ci riguarda.

“La strage continua nel Mediterraneo deve finire, attraverso l’apertura immediata di canali di ingresso regolare e protetto – affermano gli organizzatori della protesta – Mostriamo ai leader l’altra faccia dell’Europa, che vogliamo accogliente e solidale.”

Medici Senza Frontiere, una delle organizzazioni promotrici della protesta ricorda che: “un anno fa veniva siglato l’accordo UE-Turchia sulla migrazione. A distanza di un anno, quest’accordo non solo non ha risolto la crisi ma ha avuto altissimi costi umani pagati da migranti e richiedenti asilo sulla propria salute fisica e mentale.”

L’organizzazione umanitaria invita tutti a scendere in piazza “per chiedere ai leader dell’UE di porre fine con urgenza alle inutili sofferenze di migliaia di persone.”

La protesta è organizzata da tante organizzazioni della società civile impegnate in prima linea sulla migrazione, tra le quali Amref Health Africa – Italia, A Buon Diritto, Action, Amnesty International – Italia, AMM – Archivio delle memorie migranti, ASGI, ADIF – Associazione Diritti e Frontiere, Arci nazionale, Baobab Experience, Centro Astalli, Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili, e CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati.

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