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Sondaggio. Gli immigrati? Per gli italiani rappresentano opportunità e minaccia

Ricerca dell’emittente televisiva France 24

Sull’immigrazione l’Italia è divisa in due. Migranti si o migranti no? Lo ha chiesto l’emittente televisiva France 24, che trasmette informazione interrottamente in francese, inglese e arabo. L’indagine è stata fatta intervistando telefonicamente circa mille persone in ognuno dei maggiori paesi europei, Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. La società di ricerche TNT Sofres ha rivolto le stesse domande a tutti gli intervistati maggiorenni e le ha messe a confronto. Ne esce un quadro dalle tinte simili, che evidenzia stessi pro e contro.

La visione degli italiani sul fenomeno ‘immigrazione’ è risultata eterogenea. La metà riconosce che gli immigrati rappresentano un’opportunità per l’economia soprattutto per quanto riguarda la mano d’opera aggiuntiva in alcuni settori, nonché un arricchimento culturale per il paese. Ma per 29% degli intervistati gli stranieri sono una minaccia all’identità culturale del paese.

Puntano il dito contro la clandestinità che è un grosso problema per il 74% del campione e contro l’eccessivo numero degli immigrati, recepito come un fattore negativo dal 57%. Relativamente a questi due punti "critici" molti hanno identificato un responsabile nel Governo che, secondo una larga maggioranza (63%), non attua una politica adeguata, capace di rispondere in modo valido alle esigenze della nuova realtà. Ma quanto alle cause delle difficoltà d’integrazione, 53% degli italiani interpellati è convinto che le colpe sono da ricercarsi negli immigrati stessi, rei di non fare abbastanza per inserirsi nel tessuto sociale del paese.

Sono magnanimi invece nei confronti di chi ce l’ha messa tutta per costruire la propria vita in Italia. E per loro, ma anche per una migliore convivenza, il 77% chiede politiche atte a regolarizzare i flussi migratori e il 70% sottolinea la necessità di individuare quote occupazionali. Il 50% vorrebbe risolvere la questione "a monte", riservando maggiore attenzione allo sviluppo dei paesi d’origine dei migranti.

Non ci sono grossi timori invece nei confronti della crescente multiculturalità, dei differenti stili di vita degli stranieri e della diversità di fedi religiose. Meno di quattro italiani su dieci crede che possano rendere l’immigrazione un problema per il paese di accoglienza. Inevitabile però la diffidenza verso l’islam. Metà della popolazione crede che il fondamentalismo islamico sta guadagnando terreno e che la religione unisca i mussulmani più di quanto le loro origini, storia e regime politico possano dividerli.

Non si distanzia particolarmente l’opinione di spagnoli e inglesi. Oltre 40% degli intervistati da Sofres in Spagna vedono l’immigrazione come una risorsa, in primo luogo economica. Ma confermano la preoccupazione nei confronti dei clandestini. La Gran Bretagna è spaccata a metà, 37% vede l’immigrazione come un vantaggio per l’Europa e il 32% come una minaccia, di cui i punti critici sono gli stessi considerati da italiani e spagnoli.
Secondo i tedeschi viceversa il problemi più consistenti risiedono nella mancata integrazione degli stranieri e nel dilagare del fondamentalismo islamico. Ne sono convinti rispettivamente il 34% e il 35%. Quanto ai vantaggi al primo posto posizionano quello culturale. Ma restano i meno permissivi d’Europa e più spesso opterebbero per una politica severa e restrittiva. Ben 83% degli intervistati in Germania è lungimirante e vede la soluzione dei problemi provenienti dal fenomeno migratorio nel favorire lo sviluppo dei paesi d’origine.

(16 ottobre 2007)

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