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Stranieri e prestazioni sociali, dal bonus bebè agli assegni familiari

Un vademecum dell’Asgi spiega i requisiti caso per caso,  come stanno le cose o come dovrebbero stare. “Diritti negati, ecco come reagire”

Roma – 3 gennaio 2017 – Il bonus bebè spetta anche agli immigrati? A quali condizioni? E gli assegni familiari o di maternità? E la carta acquisti?

A fare chiarezza sull’accesso dei cittadini stranieri alle prestazioni sociali è un vademecum pubblicato dall’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, “per favorire la conoscenza degli operatori in un panorama quanto mai confuso”. Sette paginette spiegano, caso per caso e citando le norme, come stanno le cose (chi ha diritto a cosa e in base a quali leggi), ma anche come dovrebbero stare.

In diverse situazioni, infatti, per far valere i propri diritti, non rimane che rivolgersi al tribunale. Succede, ad esempio, con il bonus bebè, che l’Inps, disapplicando la normativa europea, continua a negare a chi non ha la carta di soggiorno, salvo poi pagarlo con arretrati e interessi ogni volta che il diretto interessato chiede l’intervento di un giudice. 

“Il vademecum – spiega l’Asgi – illustra quali sono i requisiti previsti dalla legge per accedere a ciascuna prestazione sociale, indicando quali sono le categorie ad oggi ammesse formalmente con la fonte normativa di riferimento e quali sono, ad oggi,  i problemi aperti, vale a dire i casi nei quali il diritto ai benefici viene illegittimamente negato, fornendo indicazioni operative su come reagire”.

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STRANIERI E PRESTAZIONI SOCIALI 

 

 

 

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