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Trafficanti. OK a operazione navale dell’Ue, ma per usare la forza serve l’Onu

EUNAVFOR Med verrà guidata dall’Italia. Prima fase di intelligence, poi verranno catturati e messi fuori uso i barconi

 
Roma – 19 maggio 2015 – Si chiamerà Eunavfor Med l’operazione militare navale dell’Unione Europea contro i trafficanti di esseri umani, e mirerà  distruggere i loro affari fatti sulla pelle di migliai di disperati. 
 
Lo hanno deciso ieri a Bruxelles i ministri degli Esteri dell’Ue e oggi i ministri della Difesa entreranno più nel dettaglio delle operazioni. Il consiglio degli Affari esteri di giugno darà il via libera definitivo. 
 
EUNAVFOR Med procederà per fasi. La prima, che partirà “al più resto possibile”, sarà di intelligence: verrà pianificata al sorveglianza e la valutazione delle reti dei trafficanti nel Mediterraneo centro-meridionale. 
 
La seconda e la terza fase dell’operazione consisterà nel "cercare, catturare e mettere fuori uso" i  mezzi usati dai trafficanti, “in base alla legge internazionale e in partership – assicurano i ministri –  con le autorità libiche”. Per entrare nel vivo delle operazioni si aspetterà quindi una risoluzione dell’Onu e un accordo, tutt’altro che scontato, con il governo di Tobruk. 
 
L’Italia avrà un ruolo di guida: il quartier generale sarà infatti a Roma a comandare l’operazione sarà l’ammiraglio Enrico Credendino. Si stima un costo di 11,82 milioni di euro per la fase di avvio dei primi due mesi e per un mandato iniziale di un anno.
 
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