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Visti più semplici e rimpatri, al via i negoziati tra Ue e Tunisia

Si punta a due accordi, uno per  facilitare i soggiorni brevi, l’altro per le riammissioni. Senza collaborazione nella lotta ai flussi irregolari non ci saranno aperture per quelli regolari

 

Bruxelles – 13 ottobre 2016 – Ingressi legali più semplici e collaborazione sui rimpatri degli immigrati irregolari sono gli obiettivi di  due negoziati paralleli avviati ieri tra Commissione Europea e Tunisia per arrivare ad altrettanti accordi. 

Uno di questi faciliterà la concessione di visti per soggiorni brevi dei cittadini tunisini in Europa. Renderà ad esempio più flessibili o eliminerà del tutto alcuni requisiti previsti attualmente dal Codice dei Visti, almeno per alcuni gruppi di persone, come potrebbero essere gli studenti o gli uomini d’affari. 

L’altro accordo sarà invece centrato sulla riammissione dei migranti irregolari sorpresi nell’Ue e rimandati in Tunisia e servirà, spiega una nota della Commissione Europea, a ”spianare le procedure e a chiarire, semplificare e velocizzare la cooperazione in quest’area”. I negoziati sono paralleli perché presuppongono uno scambio: senza collaborazione nella lotta ai flussi irregolari non ci saranno aperture per quelli regolari.

Secondo il commissario europeo alle migrazioni Dimitris Avramopoulos, l’avvio dei negoziati “segna una fase fondamentale nelle relazioni tra Unione Europea e Tunisia. Facilitando i rilasci dei visti, verranno rafforzati i contatti tra i popoli e i legami economici, culturali e scientifici”. 

“La Tunisia – sottolinea Avramopoulos – potrebbe essere il primo paese del Nord Africa a beneficiare di un ambizioso accordo di facilitazione dei visti. Allo stesso tempo, la conclusione dell’accordo di riammissione aiuterà a evitare il rischio di immigrazione irregolare dalla Tunisia e a gestirne le conseguenze”. 

 

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