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Bonus centri estivi 2022, cosa sappiamo e come ottenerlo

Roma, 29 aprile 2022 – A un mese dalla chiusura delle scuole, i genitori lavoratori stanno cercando di capire come potersi organizzare con i propri figli quando questi non dovranno più seguire le lezioni. Sebbene nel 2022 la maggior parte delle prestazioni rivolte alla famiglia sono state assorbite all’interno dell’Assegno unico e universale, non è chiaro ancora cosa ne sarà del bonus centri estivi. Al momento, infatti, quello, insieme al bonus baby sitting, non sono stati ancora menzionati. Teoricamente, però, dovrebbe esserci, e potrebbe variare da regione a regione.

Bonus centri estivi 2022, cosa sappiamo

Chi vive in Emilia Romagna, per esempio, già sa che potrà contare sul bonus centri estivi 2022. Qualche giorno fa, infatti, la Regione ha fatto sapere ai suoi cittadini che la Giunta ha confermato il sostegno anche per quest’anno grazie alle risorse provenienti dal Fondo sociale europeo. Si parla di 6 milioni di euro di “bonus rette”. Come si può leggere sul sito della regione, possono ottenere l’agevolazione tutte le famiglie con figli dai 3 ai 13 anni, 17 se con disabilità certificata. E il contributo può arrivare a un massimo di 336 euro per figlio, ma con un limite di 112 euro a settimana.

Il contributo sarà sufficiente a coprire il costo parziale (o totale, in base ai casi) per la frequenza dei centri estivi. Come viene sottolineato, è “possibile richiederlo anche se un solo genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente”. Inoltre, possono avvalersi del bonus anche le famiglie dove uno o entrambi i genitori sono in cassa integrazione, mobilità o disoccupati. Purché abbiano sottoscritto un Patto di servizio quale misura di politica attiva per il lavoro.

Come ottenerlo

Per ottenere il bonus centri estivi 2022 è necessario presentare l’attestazione Isee dell’anno in corso. Se non la si ha, va bene anche quella del 2021, purché il limite massimo di reddito sia entro i 28mila euro. Teoricamente, a breve, gli elenchi delle famiglie ammesse al contributo saranno trasmessi all’Ente capofila del Distretto. Nel caso in cui le domande dovessero superare la disponibilità finanziaria, verrà elaborata una graduatoria in funzionale del requisito Isee.

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