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Carenza di autisti per i trasporti pubblici in Toscana: si punta sui migranti dei centri Caritas

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Roma, 5 ottobre 2022 – Il servizio trasporti in Toscana non deve solamente affrontare ogni giorno gli intoppi che lo costringe ad allungare i tempi di percorrenza e, di conseguenza, i viaggi dei suoi passeggeri. C’è un altro problema che lo affligge: la carenza di autisti. Proprio per questo Autolinee Toscane, che gestisce il servizio dallo scorso gennaio, ha deciso di giocarsi una nuova carta e di puntare anche sui migranti.

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Trasporti in Toscana, si cercano autisti tra i migranti

Secondo l’azienda toscana, infatti, pare che gli italiani siano scettici nell’accettare questo ruolo, anche a causa degli stipendi che vanno dai 1.200-1.250 euro fino a un massimo di 1.600-1.650. Così, la ricerca verterà verso i migranti, che magari necessitano di un posto fisso per rinnovare o ottenere i permessi di soggiorno. Il progetto al momento è sotto studio e se dovesse decollare sarà la Fondazione Caritas a occuparsene, visto che gestisce numerose strutture di accoglienza. Già nelle prossime settimane, comunque, inizierà la ricerca e la profanazione dei possibili candidati autisti in base alla conoscenza dell’italiano, alle doti di equilibrio psicofisico necessarie per reggere la responsabilità di guidare bus carichi di persone. Inoltre, per incentivare gli aspiranti autisti, At ha creato una propria Accademia in cui, senza spese, si può imparare il mestiere.

I numeri d’altronde parlano chiaro: mancano tra i 40 e i 50 autisti nell’area metropolitana. E questo senza contare il turn over per i pensionamenti e a fronte di sempre più abbandoni sia da parte dei neo assunti, che da parte di coloro che dopo anni decide di cambiare lavoro. Anche perchè i compensi da contratto nazionale, come già ribadito, sono piuttosto bassi. Nonostante questo, però, il piano potrebbe trasformarsi in un’opportunità per tanti stranieri di entrare a far parte del mondo del lavoro italiano.

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