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Cittadinanza. Fiona May per la riforma: “Regole illogiche, cambiamole subito”

L’ex saltatrice: “Un problema anche per le mie figlie. La legge ormai è vecchia…”

 
Roma – 13 luglio 2015 – L’attuale legge sulla cittadinanza  “è illogica”  e va “cambiata in fretta”
 
Né convinta Fiona May, pluricampionessa mondiale di salto in lungo e stella dell’atletica azzurra dopo aver preso la cittadinanza italiana per matrimonio. May, che dopo aver abbandonato le piste guida la commissione dell Figc contro il razzismo, ha detto al blog Iromeni.com come la pensa sulle attuali regole per diventare italiani. 
 
“Non è la mia materia – ha premesso-  però so cosa vuol dire: anche le mie figlie hanno lo stesso problema: la madre è nata in Inghilterra, il padre in America. Quindi a 18 anni devono decidere (quale cittadinanza ottenere n.r.) , ed è una cosa illogica secondo me”.
 
“I miei genitori – ha ricordato May – sono giamaicani, ma io, nata in Inghilterra, ho gareggiato per l’Inghilterra. Penso che questa legge dovrebbe essere cambiata, e anche in fretta. Per chi è nato all'estero, è viene qui, è un altro discorso. Come ho fatto io. Ho dovuto aspettare, lasciar passare un certo tempo. Ero sposata con un italiano, ma non è stato facile”.
 
“Senza essere polemica – ha concluso l’ex saltatrice – credo che la legge sia sbagliata e ad alcuni da fastidio. Le mie figlie sono nate qui. Do l’esempio di Larissa, la mia figlia che fa ginnastica artistica. Io ho gareggiato per l’Italia, anche suo padre… se lei va forte, cosa dovrà fare, scegliere a 18 anni? E’ una cosa molto drastica. Penso che il CONI sta lavorando per cambiarla, perché è una legge ormai vecchia non in coerenza con la legislazione degli altri Paesi”.
 
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