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Commissione Ue: il 2026 sarà l’anno dell’implementazione del Patto su Migrazione e Asilo

Roma, 27 ottobre 2025 – La Commissione Europea ha presentato il Programma di lavoro per il 2026, che individua nel prossimo anno una fase cruciale per la messa in pratica del Patto su Migrazione e Asilo, approvato nel 2024 dopo anni di negoziati tra gli Stati membri.

Secondo Bruxelles, il 2026 sarà dedicato a realizzare un “cambiamento sistemico nella gestione della migrazione e nella sicurezza delle frontiere esterne”, capace di affrontare le nuove sfide legate ai flussi migratori irregolari attraverso un sistema completo, flessibile e solidale.

Attuazione del Patto: responsabilità e solidarietà

Nel documento si legge che il nuovo Patto su Migrazione e Asilo permetterà all’Unione di prevenire gli abusi e di ridurre la pressione sui sistemi nazionali, introducendo meccanismi di ripartizione equa delle responsabilità tra gli Stati membri e strumenti di solidarietà concreta nei confronti dei Paesi più esposti ai flussi.

“Con il Patto – scrive la Commissione – l’UE disporrà di un sistema capace di bilanciare una forte assunzione di responsabilità con una solidarietà reale, garantendo un approccio equo e fermo.”

Sanzioni mirate contro trafficanti e sfruttatori

Una delle priorità del Work Programme 2026 è la lotta al traffico di migranti, definito come “un’attività crudele e criminale”. L’esecutivo comunitario annuncia la proposta di sanzioni mirate contro i trafficanti e gli sfruttatori: congelamento dei beni, limitazioni alla libertà di movimento e interruzione dei flussi di profitto.

L’obiettivo è colpire direttamente le reti criminali che traggono vantaggio economico dalla gestione illegale dei flussi migratori, rafforzando al contempo la cooperazione tra Stati membri e Paesi terzi.

Frontex più forte e più presente

Un capitolo centrale del Programma è dedicato al rafforzamento di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Con un mandato potenziato e un corpo permanente ampliato, Frontex potrà intensificare la propria presenza operativa lungo le frontiere esterne e supportare attivamente gli Stati membri nelle operazioni di rimpatrio.

Rimpatri digitali e sistema europeo modernizzato

La Commissione annuncia infine la prosecuzione del processo di digitalizzazione dei rimpatri, nell’ambito della modernizzazione del sistema europeo comune di rimpatrio, per rendere le procedure più rapide, trasparenti e coordinate tra le autorità nazionali e l’Unione.

Con il Work Programme 2026, Bruxelles conferma dunque la propria volontà di rendere operativo e pienamente funzionante il nuovo Patto su Migrazione e Asilo, trasformandolo nel pilastro di una politica migratoria europea più coerente, sicura e solidale.

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