Roma, 8 ottobre 2025 – Il Decreto-Legge 3 ottobre 2025, n. 146, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 ottobre 2025 ed entrato in vigore il 4 ottobre, introduce importanti novità in materia di ingresso regolare di lavoratori stranieri e gestione dei flussi migratori. Approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri e ora trasmesso alle Camere per la conversione in legge, il provvedimento interviene su più fronti strategici: dal click day alla lotta al caporalato, fino al ricongiungimento familiare.
Precompilazione e limite delle domande per i flussi
Il decreto mette a regime alcune misure già sperimentate con il decreto flussi 2025, pensate per ridurre le strumentalizzazioni. Tra queste spiccano la precompilazione delle domande di nulla osta, che consente i controlli preliminari prima del click day, e l’introduzione di un limite di 3 domande per i datori che presentano direttamente le richieste come utenti privati, senza intermediari autorizzati.
Lavoro in attesa di conversione
Una modifica importante al Testo Unico sull’Immigrazione chiarisce che sarà possibile impiegare regolarmente il cittadino straniero anche nelle more della conversione del permesso di soggiorno, oltre che durante l’attesa del primo rilascio o del rinnovo. Questo intervento punta a evitare interruzioni lavorative e a garantire maggiore stabilità occupazionale.
Protezione e inclusione per le vittime di sfruttamento
La durata dei permessi di soggiorno per vittime di sfruttamento lavorativo viene prolungata a un anno e armonizzata con quella prevista per vittime di tratta e di violenza domestica. Queste persone potranno inoltre accedere all’Assegno di Inclusione, rafforzando così la rete di protezione sociale.
Ingressi fuori quota e volontariato
È prorogata per il triennio 2026-2028 la sperimentazione degli ingressi al di fuori delle quote del decreto flussi — nel limite di 10.000 lavoratori l’anno — per l’assistenza a ultraottantenni e disabili.
Inoltre, viene istituito un contingente triennale di ingressi per stranieri coinvolti in programmi di volontariato di interesse generale e utilità sociale, definito congiuntamente dai ministeri competenti, sentito il Consiglio nazionale del Terzo settore.
Ricongiungimento familiare: tempi più lunghi
I tempi per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare passano da 90 a 150 giorni, per permettere istruttorie più approfondite.
Tavolo Caporalato e Fondo manodopera
Il decreto prevede la stabilizzazione del Tavolo Caporalato, ora aperto anche agli enti religiosi civilmente riconosciuti, per rafforzare la strategia di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.
Viene inoltre ridefinita la platea dei soggetti che possono accedere al Fondo per il contrasto del reclutamento illegale della manodopera straniera, istituito dalla Legge di Bilancio 2025.
Lampedusa e gestione dell’accoglienza
Infine, è prorogato fino al 31 dicembre 2027 l’affidamento alla Croce Rossa Italiana della gestione del punto di crisi di Lampedusa, per assicurare livelli adeguati di accoglienza in una delle aree più sensibili del Mediterraneo.
Il DL 146/2025 segna un passo rilevante nella riforma della gestione dei flussi migratori, con un mix di misure operative e sociali: dall’efficienza burocratica alla tutela dei lavoratori, dalla regolazione dei ricongiungimenti familiari al rafforzamento dei presidi contro lo sfruttamento.


