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Decreto Flussi 2023, l’appello di Confagricoltura Cuneo per accelerare le pratiche

Roma, 8 febbraio 2023 – Il fabbisogno di manodopera nel settore agricolo continua a essere un problema. Proprio per questo la pubblicazione del nuovo Decreto Flussi 2023 ha un’importanza particolare: permetterà di far arrivare un buon numero, sebbene non sufficiente, di extracomunitari pronti a lavorare regolarmente. “Vogliamo evitare che si verifichino pesanti disagi per le aziende agricole“, ha fatto sapere Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo.

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Decreto Flussi 2023, l’appello di Confagricoltura Cuneo

“A seguito dell’emanazione del decreto flussi abbiamo subito avviato un confronto con le istituzioni locali per analizzare e condividere le complesse modalità operative con l’auspicio di tutti di poter affrontare le campagne del 2023 in modo meno difficoltoso ed evitare che si verifichino pesanti disagi per le aziende agricole, come avvenuto lo scorso anno”, ha sottolieato Abellonio. L’impegno quindi sarà indirizzato all’organizzazione agricola per semplificare il più possibile le procedure previste dal Decreto Flussi 2023.

Stando a quanto riportato nel DPCM, quest’anno potranno arrivare 82.705 lavoratori extracomunitari, a fronte dei 69.700 del 2022. Solo in Piemonte, la richiesta è di circa 17.000 impiegati a tempo determinato all’anno. Al lavoro stagionale, poi, il Decreto destina 44.000 quote a livello nazionale, la metà delle quali riservate alle associazioni datoriali agricole. L’anno scorso, invece, erano 14.000. Secondo Confagricoltura, comunque sarà necessario un importante sforzo da parte delle amministrazioni competenti affinché si possa alleggerire la burocrazia per l’ingresso dei cittadini extracomunitari. E, di conseguenza, facilitare le assunzioni da parte dei datori di lavoro e farsi trovare pronti già per le raccolte primaverili.

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