"La pressione verso l’Ue aumenterà perché la popolazione dei 50 paesi meno sviluppati raddoppierà da 800 milioni di abitanti del 2007 a 1,7 miliardi nel 2050"
BRUXELLES – "Non si può sperare che le pressioni migratorie sulle nostre frontiere sud diminuiscano in un prossimo futuro", dal momento che "i dati demografici mostrano che le migrazioni aumenteranno":
Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Franco Frattini, in una conferenza a Varsavia, sede dell’agenzie europea delle frontiere, Frontex.
La pressione aumenterà – ha precisato Frattini, che è commissario alla giustizia, libertà e sicurezza ed ha inaugurato ieri la nuova sede di Frontex – perché "la popolazione dei 50 paesi meno sviluppati raddoppierà da 800 milioni di abitanti del 2007 a 1,7 miliardi nel 2050".
All’inaugurazione dei nuovi uffici, accanto a Frattini, c’era – in rappresentanza della Germania presidente dei turno Ue – il ministro degli Interni tedesco Wolfgang Schauble: "in questa primavera – ha detto Schauble – ci troveremo di fronte a flussi migratori aumentati attraverso il Mediterraneo verso l’Europa, con tutti i rischi che questo comporta per la vita delle persone. E’ di capitale importanza una stretta cooperazione sui problemi di immigrazione con i paesi di origine e di transito lungo le frontiere est e sud dell’Unione europea".
Frontex – ha cominciato a funzionare nell’ottobre 2005 e si é subito misurata con le crisi provocate delle ondate di clandestini che sfidano il Mediterraneo su mezzi di fortuna per cercare di raggiungere le coste italiane o le isole Canarie.
(28 marzo 2007)


