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Immigrazione, Ue: “Stiamo facendo dei passi avanti, il meccanismo di solidarietà funziona”

minori non accompagnati

Roma, 25 novembre 2022 – Si è tenuta oggi la riunione straordinaria dei ministri degli Affari Interni dei Paesi membri dell’Unione europea. All’ordine del giorno c’era il tema che ha causato la crisi diplomatica tra Italia e Francia: l’immigrazione. A tal proposito, il Consiglio potrebbe essere giunto finalmente a una svolta.

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Immigrazione, il piano dell’Unione europea

Durante il Consiglio è stato ribadito che “non è vero” che il meccanismo di solidarietà non funziona: “Facciamo ricollocamenti su base giornaliera o almeno settimanale quindi sta funzionando. Ciò di cui abbiamo bisogno è migliorare la velocità perché abbiamo visto alcune strozzature nel sistema da risolvere“, ha infatti sottolineato la commissaria europea agli Affari Interni Ylva Johansson. “La Commissione e gli Stati membri stanno lavorando insieme, stiamo facendo dei passi avanti sul patto per l’immigrazione, che è la soluzione di lungo termine per le nostre sfide ma stiamo lavorando a stretto contatto anche a soluzioni di emergenza per affrontare gli arrivi irregolari e gestire la situazione”, ha aggiunto poi.

Si può dire quindi che Bruxelles sia fiduciosa, e che si stia creando un clima sempre più costruttivo per riuscire a controllare il tema dell’immigrazione. “La situazione ora è molto migliorata. Abbiamo la sensazione che la tensione (tra Italia e Francia ndr) sia già passata. Naturalmente anche per questo ci incontriamo qui oggi. LItalia ha un nuovo governo. Daremo il benvenuto al nuovo collega e naturalmente vogliamo ascoltare la posizione italiana. Ma abbiamo lavorato molto alla preparazione di questo incontro, abbiamo parlato con i Paesi”, ha spiegato Vit Rakusan, il ministro dell’Interno ceco. D’altronde, come ha specificato un’altra fonte europea, “non si potevano avere due paesi come Italia e Francia ad azzannarsi fra loro, ecco perché è stato presentato il piano d’azione: per ridurre la tensione politica”.

E’ anche vero, però, che “se l’Italia non prende navi, non accetta la legge del mare, non c’è più motivo di fare i ricollocamenti. Non possono Francia e Germania sia prendere i migranti delle navi che fare i ricollocamenti”, ha dichiarato il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanini. L’obiettivo, comunque, sembra essere sempre più vicino, anche perchè la discussione ora sta avvenendo in modo civile. L’idea dei centri di selezione extra-europei, invece, pare essere stata accantonata.

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